SICILIA – “A che servono le ordinanze del Tribunale se non vengono rispettate? Stanno sparando!“, scrivono sul web commentando la decisione del Presidente del Tribunale Amministrativo regionale della Sicilia-Catania che, con decreto di ieri n. 499/21 (ric. n. 1366/2021), ha sospeso il Calendario venatorio della Regione Siciliana (emanato con decreti dell’Assessore all’agricoltura n. 37/GAB del 26 luglio 2021 e n. 45/GAB del 24 agosto 2021).
Teoria vs realtà
In teoria, dovrebbe conseguire la sospensione immediata della caccia su tutto il territorio regionale almeno fino al 1° ottobre. Nei fatti, invece, all’indomani della decisione, le cose stanno già andando diversamente.
I siciliani sembrano essere “sordi” e pare che non comprendano le disposizioni – chiare, precise e puntuali – del Tar.
Le segnalazioni sul web
In molti, infatti, stanno segnalando che si continua a cacciare, noncuranti delle disposizioni del Tribunale.
“Sparano dentro la proprietà privata. Chi li controlla? Viaggiano armati malgrado i divieti. Nessuno li ferma? Perché?“, chiede Rossella.
“Non è un’ordinanza che ferma sta strage! Qui sparano da giorni fregandosene. Zero controlli“, aggiunge Rosy. “Sento sparare da un’ora“, sottolinea Rosa, mentre Laura rimarca il concetto: “No, dalle 5!“.
Come stanno le cose?
Ma le cose stanno realmente così? Cosa sta succedendo? Vediamo di fare un po’ di chiarezza per comprendere meglio la situazione, dato che c’è molta confusione sul tema.
Sembra, infatti, che tutti siano a caccia perché la bozza ufficiale del Tar non sarebbe ancora stata pubblicata. Quindi, i siciliani si sentirebbero “autorizzati” e avrebbero approfittato di tale momento per sparare gli ultimi colpi prima della sospensione.
Entro stasera, però, si potrebbe avere l’ufficialità della decisione, ponendo fine agli eventuali dubbi.
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