SICILIA – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha reso noto che aveva chiesto a Ita, la compagnia aerea pubblica italiana, un aumento dei voli e una diminuzione delle tariffe per il mese di aprile. Oggi, Ita ha risposto con una lettera che ha in parte soddisfatto le richieste, accettando l’aumento dei voli, ma mantenendo le tariffe sotto controllo.
Tuttavia, Schifani ha anche sottolineato che rimane irrisolta la situazione di cartello tra Ita e Ryanair, che hanno creato prezzi esorbitanti per i voli verso la Sicilia. La situazione è stata denunciata all’Antitrust, che deve ancora prendere una decisione sulla questione.
Fortunatamente, a partire dal primo giugno, il terzo vettore Aeroitalia inizierà a operare, offrendo tariffe molto più basse rispetto a quelle applicate da Ita e Ryanair, che hanno formato un cartello e hanno venduto biglietti a prezzi esorbitanti. Schifani ha ribadito che la battaglia contro i prezzi alti dei voli non si fermerà.
In sintesi, la questione dei “cari voli” riguarda le tariffe esorbitanti applicate dalle compagnie aeree sulle rotte che collegano la Sicilia al resto d’Italia e all’Europa. Questo ha creato disagio per i residenti locali, che spesso hanno difficoltà a trovare voli convenienti per raggiungere altre destinazioni.
La situazione è stata aggravata dalla formazione di un cartello tra Ita e Ryanair, che hanno fissato prezzi molto alti. Tuttavia, l’arrivo di un terzo vettore, Aeroitalia, potrebbe portare a una maggiore concorrenza e quindi a prezzi più bassi per i passeggeri.
La Regione Siciliana ha dichiarato di voler continuare a lottare per i diritti dei propri cittadini e per ottenere prezzi più accessibili per i voli.
Caro-Voli, insorge il sindacato FAISA CISAL SICILIA
“Solo chiacchiere che i siciliani quotidianamente sono costretti ad assistere sulla questione del caro-voli, come l’iniziativa che la Regione vorrebbe intraprendere per contrastare l’annosa questione, annunciando l’arrivo di una nuova compagnia aerea con l’osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo, che dovrebbe avere funzioni di controllo e poter monitorare le dinamiche del costo del biglietto aereo“.
Queste le parole del sindacato FAISA CISAL SICILIA.
“A questo punto come sindacato, ci chiediamo come mai il governo regionale Musumeci non ha sostenuto il progetto messo in campo dalla precedente Governance di Ast Spa nel voler costituire la compagnia aerea, denominata ‘Le ali di Sicilia’ anziché opporsi?“. Tanti i buchi neri e i dubbi irrisolti.
E ancora: “Come mai l’attuale presidente Schifani non riprende il progetto che qualche anno fa è stato ‘bruscamente’ interrotto?“.