SICILIA – “Solo chiacchiere che i siciliani quotidianamente sono costretti ad assistere sulla questione del caro-voli, come l’iniziativa che la Regione vorrebbe intraprendere per contrastare l’annosa questione, annunciando l’arrivo di una nuova compagnia aerea con l’osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo, che dovrebbe avere funzioni di controllo e poter monitorare le dinamiche del costo del biglietto aereo“.
Queste le parole del sindacato FAISA CISAL SICILIA.
“A questo punto come sindacato, ci chiediamo come mai il governo regionale Musumeci non ha sostenuto il progetto messo in campo dalla precedente Governance di Ast Spa nel voler costituire la compagnia aerea, denominata ‘Le ali di Sicilia’ anziché opporsi?“. Tanti i buchi neri e i dubbi irrisolti.
E ancora: “Come mai l’attuale presidente Schifani non riprende il progetto che qualche anno fa è stato ‘bruscamente’ interrotto?“.
I fatti
Era il 2020 quando il presidente dell’Ast, una società partecipata dalla Regione, avrebbe presentato un progetto per creare una compagnia aerea interamente siciliana.
Tuttavia, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, aveva dichiarato che si trattava di un’iniziativa personale del presidente, avvocato Gaetano Tafuri, che non era stata concordata con il governo Musumeci.
Il progetto di Tafuri, annunciato in passato, mirava a offrire tariffe più convenienti per i viaggiatori siciliani e a creare posti di lavoro nella Regione.
L’idea di una compagnia aerea locale avrebbe potuto infatti garantire un accesso più facile e conveniente ai servizi di trasporto aereo per i siciliani, e allo stesso tempo stimolare l’economia locale.
Tuttavia, tutto ciò è rimasto lettera morta. Adesso il sindacato FAISA CISAL SICILIA chiede delucidazioni in merito al progetto, al fine di riprenderlo e tentare di arginare il problema del caro-voli.
Caro-voli, prezzi già in salita per Pasqua. Interviene Federconsumatori Sicilia
L’associazione dei consumatori Federconsumatori Sicilia ha iniziato a monitorare i prezzi dei biglietti aerei per la prossima Pasqua.
Si è notato che i voli da Palermo e Catania verso Roma costano da 100 a 150 euro per andata e ritorno, mentre quelli dalle altre città costano già il doppio.
Questo fenomeno del “caro–voli” preoccupa l’associazione, che ha effettuato delle simulazioni di acquisto biglietti per le date del 7 aprile al 11 aprile.
L’associazione ha preso in considerazione i voli di tutte le principali compagnie che volano da e per Palermo e Catania, tra cui ITA Airways, Ryanair, EasyJet, Wizzair e Volotea. Secondo Federconsumatori, i voli più costosi sono quelli di ITA Airways.
Il presidente di Federconsumatori, Alfio la Rosa, ha dichiarato che verranno effettuate altre simulazioni entro Pasqua e ha chiesto l’attivazione dell’Osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo, strumento annunciato dal governo Schifani a ridosso delle vacanze di Natale per affrontare il problema del caro-biglietti.
La presentazione delle nuove tratte di Aeroitalia ha anche portato alla luce la possibile unione degli aeroporti di Palermo e Catania. Il governo Schifani sostiene questa idea, ma il percorso sarà graduale.
Il “Falcone-Borsellino” e il “Vincenzo Florio” avvieranno un coordinamento per quanto riguarda le offerte all’utenza, mentre per la vera fusione bisognerà attendere anche la ricapitalizzazione di Airgest, società che gestisce Birgi, per fare in modo che i conti della Partecipata regionale non gravino sull’azienda (Gesap) che guida Punta Raisi.