Migranti in Sicilia, tensione tra fughe e proteste: gli ultimi aggiornamenti

Migranti in Sicilia, tensione tra fughe e proteste: gli ultimi aggiornamenti

SICILIA – Sono momenti di alta tensione in Sicilia per quanto riguarda la gestione dell’emergenza migranti. Tra nuovi sbarchi a Lampedusa, agitazione e inefficienze di varia natura, l’isola affronta un momento complicato, come spesso avviene nel periodo estivo.

Ecco gli ultimi aggiornamenti in merito.

Negli scorsi giorni avevamo raccontato della fuga di circa 30 migranti, tutti minorenni non accompagnati in regime di sorveglianza sanitaria obbligatoria per l’emergenza Covid, dal centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana (in provincia di Agrigento).

L’episodio si era verificato poco dopo una rissa tra giovani e il conseguente intervento delle forze dell’ordine (clicca qui per visualizzare le informazioni in merito). Sembra che siano ancora in corso le ricerche delle persone in fuga: otto dei giovani scappati dalla struttura sarebbero già stati individuati e fermati dalla polizia.

Una fuga simile, ma fermata dai controlli delle forze dell’ordine, era stata organizzata da un altro gruppo di minorenni a Palermo. L’intervento della Polfer, in servizio nell’ambito dell’operazione “Stazioni Sicure”, ha permesso di bloccare 6 minori prima che lasciassero la Sicilia.

Siculiana, Palermo e Lampedusa non sono le uniche aree in cui si è manifestato qualche momento di tensione. Nel pomeriggio, infatti, è scoppiata una protesta nel Centro per i Rimpatri di Pian del Lago, a Caltanissetta. Pare che degli ospiti abbiano incendiato dei materassi. Anche in questo caso, si sarebbe rivelato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Fortunatamente, al momento non risultano intossicati o feriti.

Mentre proseguono gli sbarchi, è atteso per questa sera ad Augusta (Siracusa) l’arrivo della nave Aita Mari, appartenente a una Ong spagnola, con a bordo 56 migranti soccorsi in seguito a un naufragio al largo delle coste libiche.

Immagine di repertorio