Il fascicolo d’indagine sul Ponte sullo Stretto, Salvini: “Le loro minacce non ci fermeranno”

Il fascicolo d’indagine sul Ponte sullo Stretto, Salvini: “Le loro minacce non ci fermeranno”

SICILIA – Continua la questione Ponte sullo Stretto infiammata oggi dal fascicolo di indagine aperto a Roma. Sull’inchiesta è nuovamente tornato a parlare il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Arrivano inoltre le proteste da parte dai rappresentanti del Comitato “Invece del ponte”.

Questione Ponte sullo Stretto, le parole di Salvini

“Il PD e la sinistra sono contro le opere pubbliche, il lavoro e lo sviluppo del Paese. Si dimostrano nemici dell’Italia e le loro minacce non ci fermeranno. Continuiamo a lavorare per sbloccare e completare tutte le opere ferme da troppo tempo“. Così Matteo Salvini, come riportano le fonti della Lega, a commento della notizia sull’apertura delle indagini dopo un esposto presentato da Bonelli, Schlein e Fratoianni.

Il Comitato di Messina e il “no” al ponte

Nel corso di una conferenza stampa indetta da “Invece del ponte” il comitato di Messina ha ribadito le ragioni del no al ponte, “stigmatizzando – si legge in una nota – gli annunci di Stretto di Messina SpA e del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, richiamando le responsabilità politiche di chi ha l’onere e l’onore di rappresentare e tutelare gli interessi della città e le istanze dei suoi cittadini“.

Noi ci siamo“, affermano i rappresentati del comitato , “per difendere la città da un progetto sbagliato, inutile e dannoso e per contribuire alla costruzione di un percorso alternativo di sviluppo sostenibile per il territorio, che valorizzi il ruolo logistico e la bellezza straordinaria dello Stretto di Messina“.

Il fascicolo di indagine

In relazione al progetto sul Ponte dello Stretto, è stato aperto oggi un fascicolo di indagine dopo un esposto presentato dal deputato di Avs, Angelo Bonelli, dalla segretaria del Pd, Elly Schlein e da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italia.

Nove pagine di denuncia erano infatti arrivate all’attenzione dei pm di piazzale Clodio lo scorso 1 febbraio e riguardano l’attività di progettazione e realizzazione dell’infrastruttura.

Codacons di costituisce parte offesa

Il Codacons si costituirà parte offesa, per conto dei cittadini italiani, nell’inchiesta aperta dalla Procura di Roma sul progetto relativo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.

In rappresentanza degli utenti italiani fruitori dei servizi resi dalla Pubblica Amministrazione abbiamo deciso di intervenire in qualità di parte offesa nel procedimento della magistratura – spiega il Codacons –. Un passaggio necessario che, nel caso in cui dall’indagine dovessero emergere irregolarità o fattispecie penalmente rilevanti in merito all’iter sul progetto del Ponte, ci consentirà di avviare le dovute richieste risarcitorie nei confronti dei responsabili, per conto di tutti i soggetti lesi da eventuali illeciti“.