Crioterapie abusive, controllate 488 strutture: sequestrati dei locali a Catania, Palermo ed Enna

Crioterapie abusive, controllate 488 strutture: sequestrati dei locali a Catania, Palermo ed Enna

SICILIA – Negli ultimi anni si è molto diffusa la pratica della “crioterapia”, anche detta “terapia del freddo”, mediante l’utilizzo, nell’ambito di palestre, centri benessere o estetici, di “criocamere” o “criosaune” che possono raggiungere temperature fino a -130° centigradi, quale metodo offerto per il mantenimento dell’efficienza fisica, nonché finalizzato alla prevenzione e riabilitazione da particolari patologie.

I carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla verifica dell’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, della sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, del possesso delle previste autorizzazioni, della presenza di qualifiche professionali adeguate alla tipologia di prestazione crioterapica erogata e, infine, dell’osservanza delle misure di contenimento alla diffusione del COVID-19.

Complessivamente sono state ispezionate 488 strutture tra palestre, centri benessere ed estetici, e studi medici/fisioterapici, rilevando 50 obiettivi non conformi, che hanno comportato il deferimento all’autorità giudiziaria di 16 titolari ed operatori, nonché la contestazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di 165.000 euro. I carabinieri NAS hanno eseguito il sequestro di 13 criocabine poiché utilizzate in strutture non autorizzate o impiegate per trattamenti terapeutici da personale non qualificato. Sequestrati anche 5 apparecchi elettromedicali per la crioterapia abusivamente detenuti.

Effettuati, inoltre, 3 provvedimenti di sospensione/chiusura di attività prive di autorizzazione e sequestrati 3 locali adibiti ad ambulatori medici attivati all’interno di altrettanti centri estetici. Sono state accertate 74 violazioni, delle quali 18 riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci poiché risultati scaduti. Contestate ulteriori 56 sanzioni per inadempienze autorizzative e procedurali connesse con la mancata applicazione di Leggi Regionali, della normativa dell’attività di estetista nonché dell’applicazione delle misure di contenimento del COVID-19.

Nello specifico, ecco le operazioni eseguite nel territorio siciliano:

  • sequestrati i locali adibiti a parrucchiera e centro fisioterapico, con annessa criocabina, presenti all’interno di un centro estetico di Palermo, poiché tutti privi di autorizzazioni amministrative.
  • eseguito il sequestro di tre studi posti all’interno di altrettanti centri estetici, di cui due ubicati a Catania ed uno ad Enna, tutti utilizzati impropriamente come ambulatori di medicina estetica. I locali erano attrezzati con 5 apparecchiature elettromedicali ad uso professionale, impiegate per applicazioni di termoterapia e crioterapia combinata, ovvero per trattamenti fisioterapici e medico-estetici, per i quali è richiesta specifica autorizzazione sanitaria e formazione professionale del personale sanitario preposto all’utilizzo. Deferite in stato di libertà le tre titolari dei centri estetici per aver avviato l’attività medico-estetica in difetto della prescritta autorizzazione sanitaria.