SIRACUSA – La festa dei lavoratori di domani è occasione favorevole per un consuntivo delle attività del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro nella provincia di Siracusa a tutela dei lavoratori. Nel recente periodo numerose sono state le attività condotte dal Reparto a tutela dei lavoratori, in particolare a fine 2022, nel Comune di Francofonte, sono stati eseguiti dei decreti di perquisizione nei confronti di 24 persone, tra cui 8 (2 titolari d’azienda e 6 “caporali”) ritenute responsabili, a vario titolo, in concorso tra loro, di sfruttamento del lavoro ai danni di 27 lavoratori (di cui ben 16 percepivano indebitamente anche il Reddito di Cittadinanza, anch’essi indagati).
I controlli nel 2023 nel Siracusano
All’inizio del 2023 è stata data esecuzione a una misura di controllo giudiziario di azienda nei confronti di una società, con sede legale a Palermo, che ha in gestione i servizi pubblici di assistenza e del pronto intervento del 118, all’interno dell’ambito territoriale della Regione Siciliana, contestando a due indagati, inseriti nell’ambito societario, lo sfruttamento dei lavoratori e la rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro poiché in concorso tra loro impiegavano gli autisti soccorritori, circa 200 dipendenti solo nella provincia di Siracusa:
- sottoponendoli a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno;
- intimidendoli con la contestazione strumentale di illeciti disciplinari in occasione delle segnalazioni di guasti alle ambulanze;
- instillando la paura di trasferimenti presso sedi di lavoro disagiate;
- obbligando loro a prestare servizio su autoambulanze prive dei presidi minimi essenziali per prevenire disastri o infortuni sul lavoro.
Oltre alle predette attività il NIL di Siracusa continua la costante azione di controllo delle attività lavorative della provincia e nelle ultime settimane, ha effettuato un accesso ispettivo in un locale della movida siracusana, riscontrando 13 lavoratori in nero su 18 dipendenti e tra questi un extracomunitario clandestino in quanto privo di permesso di soggiorno. La stessa azienda aveva, inoltre installato un impianto di video sorveglianza privo della prevista autorizzazione, pertanto al legale rappresentante è stato notificato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale con sanzioni per un importo complessivo superiore a 58.000 euro.
I controlli dei Militari del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro proseguono senza sosta per prevenire il ricorso a manodopera occupata in violazione di legge e contrastare gli infortuni sul lavoro.