SICILIA – La variante Delta in Sicilia preoccupa e non poco. L’allerta maggiore si registrerebbe nei porti e aeroporti dell’Isola dove ci sarebbe più rischio di infezione.
Preoccupa, prima tra tutti, la Tunisia e gli arrivi in Italia da paese in questione. I suoi cittadini, infatti, prima di partire per il Bel Paese dovranno effettuare un tampone nelle 72 ore precedenti e, una volta atterrati, dovranno sottoporsi a isolamento fiduciario per 10 giorni, poi dovranno effettuare un tampone e – se negativo – potranno circolare senza problemi.
A Palermo già si corre ai ripari: nonostante l’iter suddetto, al porto del capoluogo siciliano vengono effettuati tamponi ai passeggeri che arrivano dalla Tunisia, anche se già hanno eseguito il test prima della partenza.
Obiettivo dell’estate resta quello di proteggere la Sicilia dalle varianti, soprattutto quella indiana, che risulterebbe essere molto aggressiva e renderebbe i vaccini meno efficaci. Molti esperti, infatti, dicono che comunque il vaccino funzionerebbe anche con la variante Delta, registrandosi solo una leggera perdita di efficacia (considerando la doppia dose).
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