SICILIA – Il Covid in Sicilia non arresta la sua corsa e la situazione pare proprio stia sfuggendo di mano. Nonostante 42 Comuni dell’Isola siano finiti nelle scorse ore in zona arancione (clicca qui per visionare l’elenco completo dei territori interessati) e le polemiche sul rientro a scuola a partire da lunedì 10 gennaio per le zone in giallo, i casi positivi nell’Isola fanno paura. Nelle scorse 24 ore oltre 9mila casi sono stati registrati nell’Isola e la corsa ai tamponi sta mandando in tilt l’intero territorio.
Per gli esperti, l’unica strada da intraprendere, è quella della zona rossa: “Lockdown subito!“, fanno sapere dal Comitato Tecnico Scientifico siciliano. La decisione, adesso, passa nelle mani dell’Assessore alla Salute Sicilia Ruggero Razza.
Ospedali saturi di ricoverati, file di ambulanze davanti ai Pronto Soccorso siciliani, con scene che ricordano tanto marzo 2020. E forse, a causa della Variante Omicron, sembra essere ritornati ai tempi scorsi, quando del Covid sapevamo nulla o poco e quando il virus ci faceva paura.
Ad oggi, nonostante l’80% dei siciliani risulti vaccinato (anche se non ancora con ciclo completo), le Terapie Intensive sono sature e secondo l’ultimo bollettino regionale, 3 su 4 ricoverati sono non vaccinati. Intanto da oggi, a seguito di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è in vigore il nuovo Decreto Legge: obbligo vaccinale per gli over 50.
Secondo quanto riportato dai colleghi di La Repubblica, dunque, le informazioni che dal Cts arrivano all’Assessore Razza sono chiare: zona rossa per 15-20 giorni, didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado, tamponi molecolari per accedere alle aree di emergenza negli ospedali.