Prendiamola con ironia. In un periodo buio, come è stato quello che ha contraddistinto l’anno 2020, l’ironia potrebbe permettere anche ai più pessimisti di prendere in mano ogni situazione, anche l’emergenza Coronavirus. Ogni giorno siamo “circondati” da un’informazione costante diffusa dai media. TV e web sono ormai ambienti intrisi di notizie riguardanti la pandemia e, purtroppo, la maggior parte di esse non fanno presagire ottimismo, se non in casi sporadici. Come se non bastasse, anche il Natale 2020, la festa tipica per celebrare le famiglia e per riunirsi, è stato intaccato dal Covid, con pesanti restrizioni inserite dal governo nazionale specialmente per quelle giornate segnate in rosso sui calendari. Natale, Santo Stefano e Capodanno, infatti, potranno essere festeggiati in sicurezza solo all’interno del proprio comune di residenza. Addio, dunque, alle riunioni familiari in grande stile, almeno per quest’anno. Se non ci può venire in soccorso il caloroso abbraccio di nonne, zie e cugini, ci pensa – anche se in minima parte – il web ad alleggerire la situazione attraverso i meme dedicati al Natale 2020.
Ma cosa sono i meme? “I meme digitali sono contenuti virali in grado di monopolizzare l’attenzione degli utenti sul web. Un video, un disegno, una foto diventa meme quando la sua ‘replicabilità’, che dipende dalla capacità di suscitare un’emozione, è massima“, si legge sul dizionario Treccani. Insomma, in breve, i meme spesso assorbono ciò che fa scandalo, è di tendenza o attira l’attenzione del pubblico di massa, estrapolando quel piccolo particolare che sta attirando l’attenzione (in questo caso Coronavirus e Natale 2020) e lo rendono assimilabile alla vita di tutti i giorni. Spesso si tratta di vignette con delle didascalie scritte sopra, che riportano il “fenomeno del momento”, introducendolo ironicamente in ogni situazione della vita quotidiana.
Per il Natale 2020, proprio i meme si sono sprecati per alleggerire un po’ la tensione e anche la tristezza del momento. Dal presepe con “un massimo di 20 pastorelli e tampone per i Re Magi che vengono da fuori” – frase detta da Conte nell’immaginario di un’assurda conferenza stampa in diretta TV -, all’albero di Natale addobbato dall’indumento imprescindibile nell’outfit del 2020, le mascherine. Il presepe con i Re Magi sembra essere la decorazione natalizia che più si adatta ad analogie con la situazione attuale.
(Fonte immagini Pinterest)
Su Facebook infatti ha trovato spazio pure la vignetta con i Re Magi in fila per entrare nella grotta con i doni per il Bambin Gesù, ma distanziati da appositi distanziatori (quelli che si vedono ormai in ogni negozio) e con l’angelo che controlla la loro temperatura con il termoscanner. Anche la Disney, però, non ha trovato scampo. In linea con le limitazioni imposte per il cenone, infatti, Biancaneve consiglia a uno dei nani di uscire dalla casetta.
Insomma, la lista potrebbe essere infinita, questi sono solo alcuni esempi di cosa il web può offrire e di cosa le persone possono inventarsi per prendere anche i momenti più difficili con un po’ di sana ironia. D’altronde il padre dell’Esistenzialismo, il filosofo danese Soren Kierkegaard diceva: “L’ironia è l’occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l’assurdo, il vano dell’esistenza“.
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