SICILIA – L’arrivo dell’autunno porta con sé un cambiamento profondo non solo nel paesaggio, ma anche nell’umore e nel comportamento delle persone.
Le giornate che si accorciano, il clima che si raffredda e la natura che cambia colori influenzano in modo significativo il benessere psicofisico di molti.
L’autunno, infatti, può avere sia effetti positivi che negativi sul nostro stato d’animo, a seconda delle sensibilità individuali.
Il lato negativo: malinconia e stanchezza
Per molte persone, l’autunno segna l’inizio di un periodo caratterizzato da una leggera tristezza o stanchezza.
Il fenomeno noto come Seasonal Affective Disorder (SAD) o depressione stagionale, colpisce un numero significativo di persone con l’arrivo della stagione fredda.
I giorni più brevi e la riduzione della luce solare possono abbassare i livelli di serotonina, il neurotrasmettitore che influisce sul nostro umore.
Questo può portare a sintomi come letargia, difficoltà a concentrarsi e una generale sensazione di tristezza.
Inoltre, il ritorno alla routine lavorativa o scolastica dopo le vacanze estive può generare uno stato di ansia o stress, amplificato dal cambio delle condizioni climatiche.
Il lato positivo: introspezione e rinascita
Tuttavia, l’autunno non è solo fonte di malinconia.
Molte persone vivono questa stagione come un periodo di rinnovamento interiore.
Con il rallentare delle attività estive e l’accorciarsi delle giornate, l’autunno invita a prendersi del tempo per sé, a riflettere e a dedicarsi a momenti di tranquillità.
La stagione può essere vista come un’opportunità per ristabilire una connessione con se stessi, con i propri obiettivi e desideri.
Il clima più fresco offre anche una tregua dal caldo estivo, facilitando il ritorno ad attività come la lettura, la cucina e l’artigianato, che durante l’estate potrebbero essere state messe da parte.
Inoltre, l’autunno è il periodo delle feste e tradizioni che portano gioia e senso di comunità: la vendemmia, il raccolto delle castagne, Halloween.
Anche la natura che cambia veste, con i suoi toni caldi di arancio, giallo e rosso, esercita un effetto calmante e stimolante.
La caduta delle foglie è simbolo di trasformazione, un invito a lasciar andare il superfluo e concentrarsi su ciò che conta davvero..
Intervista alla psicologa Valentina Genitori
Ai nostri microfoni, in esclusiva, è intervenuta la dottoressa Valentina Genitori.
Come influisce il cambiamento stagionale sull’umore e sul benessere psicologico delle persone, e quali fattori legati all’autunno possono contribuire a sentimenti di malinconia o nostalgia?
“Tutti hanno sofferto almeno una volta nella vita di stanchezza e stress dovuti al cambio di stagione; di qualunque stagione si tratti il cambiamento influenza pesantemente il nostro organismo. L’adattamento ad un nuovo clima, alla diversa lunghezza della giornata e a nuove abitudini di vita, può generare sintomi psicofisici, connessi allo stress e alla stanchezza.
Ogni volta che c’è un cambio di stagione potrebbero manifestarsi una serie di disturbi, che possono compromettere la qualità della vita quotidiana. Spesso si parla di disordine affettivo stagionale che si manifesta con malessere e stress; come vero disturbo del tono dell’umore che si presenta con sistematicità, molto frequente in alcuni paesi del nord come l’Islanda. Sono diverse le cause che potrebbero celarsi dietro la stanchezza del cambio di stagione, tra cui l’alterazione di alcuni ormoni dovuti alle modifiche nell’alternanza tra luce e buio“.
Qual è il ruolo della luce solare ridotta e delle giornate più brevi nel determinare fenomeni come il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), e come è possibile contrastarne gli effetti?
“Il maltempo, la pioggia, e soprattutto la diminuzione delle ore di luce possono avere degli effetti importanti anche sull’umore e sull’equilibrio psicofisico, come spiegano più esperti , tra questi il dottor Domenico De Donatis, psichiatra dell’Humanitas Psico Medical Care e Humanitas San Pio X. Sottolinea come i cambi di stagione influenzano lo stato d’animo e il tono dell’umore, essenzialmente a causa della diminuzione dell’esposizione alla luce solare, quindi soprattutto nel passaggio dai mesi estivi all’autunno o nel cambio dell’ora, come nel caso dell’ora solare.
Questo perché la luce solare va ad agire sui processi neurobiologici come il ritmo sonno-veglia e su alcuni neurotrasmettitori fondamentali per la stabilizzazione dell’umore come la serotonina” spiega il dottor De Donatis.
La riduzione dell’esposizione alla luce solare, può quindi causare spesso in maniera lieve: malesseri come apatia, maggiore irritabilità, mancanza di voglia di uscire, aumento eccessivo dell’appetito. In alcuni casi quando i sintomi sono maggiormente intensi si arriva a un disturbo depressivo vero e proprio, chiamato “disturbo affettivo stagionale”. questi sintomi di solito coincidono con l’autunno. Per gestire al meglio questa situazione emotiva, si possono adottare dei piccoli accorgimenti nello stile di vita.
Sfruttare le ore solari per passeggiate e attività in esterno. Tutte attività che possono essere fonte di piacere, in modo da non rafforzare quella tendenza all’isolamento che questo disturbo può portare. Alcuni accorgimenti sull’alimentazione possono giovare, favorire il consumo di cibi di facile assimilazione ricchi di liquidi. Quando invece i sintomi sono più seri e diventa necessario un inquadramento diagnostico allora andrà utilizzato un approccio classico con eventuale supporto psicoterapico e/o farmacologico“.
In che modo l’autunno, con i suoi colori e i suoi rituali stagionali, può favorire momenti di introspezione e crescita emotiva, trasformando i sentimenti di tristezza in opportunità di riflessione e cambiamento personale?
“A differenza della primavera, spesso considerata la stagione della rinascita, l’autunno è visto come un periodo di rinnovamento interiore e riflessione. Questa stagione invita a guardarsi dentro, a fare bilanci dell’anno che sta per concludersi e a prepararsi per un nuovo anno.
Il ritmo più lento dell’autunno offre la possibilità di riflettere su ciò che si è già raggiunto e di programmare al meglio nuovo obiettivi. Fermarsi e riflettere è necessario per sollecitare la motivazione personale al cambiamento.
Dal punto di vista psicologico, l’autunno può rappresentare un periodo di autoconsapevolezza e crescita personale, aiutando a stabilire nuove priorità e obiettivi per il futuro.
La memoria emotiva legata all’autunno.
Può essere il ripercorrere di ricordi connessi ad esperienze intense, vissute nel medesimo periodo in passato. Come la preparazione al ritorno sui banchi di scuola o i preparativi per il Natale. Queste esperienze possono suscitare nostalgiae sentimenti di felicità.
Dal punto di vista psicologico, la nostalgia è un’emozione potente che può rafforzare il nostro senso di continuità e coesione personale. La capacità di rievocare momenti positivi del passato durante l’autunno ci aiuta a sentire un legame più profondo con la nostra identità e le nostre radici.
Con l’arrivo dell’autunno, diminuiscono anche le aspettative sociali legate ai mesi estivi, spesso caratterizzati dalla necessità di essere attivi, in forma e sempre impegnati in attività all’aperto. L’autunno, invece, incoraggia uno stile di vita più lento e meno frenetico. Il ritorno alle routine è una minore attenzione esasperata sulla forma fisica aiuta. Questa diminuzione della pressione sociale favorisce un senso di rilassamento psicologico, consentendo di focalizzarsi su attività più riflessive e creative, come la lettura, la scrittura“.