VITTORIA – Un incarico professionale di circa 97mila euro per degli interventi all’interno del mercato ortofrutticolo di Vittoria affidato al figlio dell’assessore Angelo Dezio che ha la delega ai Lavori Pubblici ed è titolare di uno dei più grossi studi tecnici in città.
A sollevare il caso – ieri sera durante la seduta del consiglio comunale – i consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno chiesto la testa dell’assessore a seguito della determina dirigenziale incriminata riguardante un ingente finanziamento regionale per oltre 1 milione di euro.
“Riteniamo indecente tutto ciò – scrivono Andrea Nicosia e Giovanni Moscato – e la mancanza di etica e moralità politica di questa amministrazione ha superato ogni limite. Nessun rispetto per la città e per i vittoriesi. Altro che legalità e trasparenza tanto declamata dal sindaco e dai suoi uomini!”.
“Per tale motivo – continuano i due esponenti di opposizione – è stata presentata e approvata una mozione di censura nei confronti dell’assessore Dezio nella quale vengono richieste con forza le dimissioni. Chiediamo al PD un sussulto di dignità: staccate la spina a tale vergogna. Basta! basta! basta! Pensavamo di aver visto ormai di tutto, ma la verità è che con questa amministrazione non c’è fine al peggio. Dimostrano di saper fare le cose peggiori, e di farle nel modo migliore!”.
Anche l’Udc – attraverso il capogruppo Daniele Barrano – è intervenuta in merito alla vicenda: “Una parcella di quasi 100mila euro per progettare al mercato ortofrutticolo una serie di pensiline. Nella mozione si esprime una visione inaccettabile dell’amministrare la cosa pubblica e per questo motivo si chiede all’assessore Dezio di rassegnare immediate dimissioni. Sembra incredibile che la giunta Nicosia, che si riempie la bocca con paroloni come l’etica politica, si lasci andare ad autorizzare una determina del genere, con una parcella faraonica, a maggior ragione in tempi di spending review, a vantaggio del figlio di un assessore in carica. Ma scherziamo o diciamo sul serio? Questa scelta non è ammissibile. Ed è bene che la città ne prenda atto”.
Anche l’assessore alla Legalità del comune ipparino ha avanzato dei dubbi sulla vicenda, paventando le proprie dimissioni se la determina non sarà ritirata.
“Sono venuto a conoscenza – spiega Piero Gurrieri – di una determina dirigenziale dal cui contenuto mi dissocio totalmente. Se anche fosse legittima sul piano del rispetto formale delle disposizioni in materia di conferimento di incarichi professionali, questa determina è talmente inopportuna da rendere immediata a mio avviso una revoca”.
“Al destino di questo atto lego in ogni caso ogni decisione riguardo la permanenza o meno nell’esecutivo cittadino”, ha concluso Gurrieri.
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