Ragusa – Catania, un altro posto al tavolo delle polemiche per Fdi

Ragusa – Catania, un altro posto al tavolo delle polemiche per Fdi

RAGUSA – Prosegue incessantemente lo scontro dialettico sulla “paternità” del progetto della Ragusa – Catania. Lo scorso venerdì, dopo una lunghissima attesa, il ministero dei Trasporti e la società di progetto Autostrada Ragusa Catania srl hanno firmato la convenzione della concessione della gestione del progetto dell’importante arteria.

Ma, ben presto, si è scatenata la guerra mediatica. I deputati regionali iblei del Pd Nello Dipasquale e Pippo Digiacomo si sono scagliati contro il deputato nazionale di Ncd Nino Minardo per lo “sgarbo istituzionale” nel non averli coinvolti e di aver portato a Roma per la firma l’ex onorevole Sebastiano Gurrieri.

Una guerra per la paternità dell’opera? Sembra che sia proprio così. Trascorsi i tempi belli dell’inaugurazione di infrastrutture a raffica gli onorevoli, come rapaci, si accapigliano per mettere il cappello su quanto di nuovo viene realizzato.

Alla polemica a mezzo stampa – proseguita con ulteriore botta e risposta tra Minardo e i due onorevoli dem – aggiunge la propria voce il circolo di Fratelli d’Italia di Chiaramonte Gulfi, città di provenienza proprio di Gurrieri. Sembra proprio che i contrasti si diffondano a macchia d’olio sulla vicenda e al tavolo della questione si è seduto anche il partito di Giorgia Meloni.

“Si tratta di un’infrastruttura – spiega la responsabile cittadina Salvina Ferlito – per la quale, ad onor del vero, si sono impegnati quasi tutti i rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali che dagli anni ’90 ad oggi si sono avvicendati. Ci riferiamo agli onorevoli Nello Musumeci, Franco Antoci, Saverio La Grua, Carmelo Incardona, Giuseppe Drago e ai senatori Giovanni Mauro, Gianni Battaglia, Riccardo Minardo”.

“Eppure, sebbene tutti costoro abbiano profuso, chi più chi meno, impegno per la realizzazione della suddetta infrastruttura – aggiunge la nota di Fdi – non sono stati nemmeno nominati. Mentre altri, come Digiacomo e Dipasquale, si sono dovuti auto – tirare in ballo da soli per dar vita a una polemica, dal loro punto di vista, giustamente necessaria“.

Poi l’affondo sulla figura di Gurrieri, che è esponente del “comitato ristretto per la Ragusa – Catania”: “Invece, persone come Sebastiano Gurrieri che, pur non rappresentando niente e nessuno se non un fantomatico quanto irrilevante comitato – osservatorio senza nessun potere di intervento e azione politica e di governo, hanno avuto la ribalta mediatica. Uno dei lampanti esempi, per dirla con Pietrangelo Buttafuoco, di “Buttanissima Sicilia” ove chi si impegna e si è sempre impegnato resta dietro le quinte e chi, invece, vive di accattonaggio istituzionale e di inconsistenza politica si ritrova letteralmente calato al centro del palcoscenico da chi gestisce, momentaneamente, un pacchetto elettorale”.

“Pertanto – prosegue la responsabile – FdI – AN manifesta pubblico biasimo su come è stato gestito dal punto di vista politico e mediatico tutto l’evento di apposizione della firma per il raddoppio della Ragusa – Catania: in democrazia i mass media svolgono un ruolo di primaria importanza perché influenzano l’opinione pubblica ed è quindi necessario che essi veicolino una informazione quanto più rispondente ai fatti reali e non a occasioni costruite ad arte per creare consenso attorno a qualche personaggio che, bocciato dai suoi concittadini, vorrebbe rientrare nella scena politica beffando e bleffando”.

“La conseguenza di questo scivolone è sotto gli occhi di tutti – aggiunge la nota – una bagarre fra personaggi vecchi (onorevoli Dipasquale e Digiacomo) e nuovi (onorevole Nino Minardo) della politica che tutto ha tranne che dell’edificante per la nostra terra e dove il terzo litigante (Gurrieri), che non ha mai avuto meriti politici di sorte, gongola e si pavoneggia agli occhi di alcuni suoi ignari cittadini”.

Il circolo di Fdi ha annunciato anche l’invio di una lettera al Ministro Lupi e ai rappresentanti delle istituzioni locali “affinché non si ripresentino mai più momenti di speculazione mediatica elettorale su fatti ed eventi istituzionali che meritano serietà e rispetto dei cittadini”.