“Pio la Torre”: tra fiction e realtà l’aeroporto rischia di chiudere

“Pio la Torre”: tra fiction e realtà l’aeroporto rischia di chiudere

COMISO – Senza l’intervento della Regione o del governo nazionale, l’aeroporto “Pio La Torre” di Comiso, rischia di chiudere i battenti entro il prossimo aprile. Proprio ad aprile, infatti, scadono i contratti dei controllori di volo dell’Enav.

Enzo Taverniti, amministratore delegato della Soaco – società di gestione dello scalo ragusano – esprime la propria preoccupazione. Anche se l’aeroporto nel 2017-2018 raggiungesse un volume di 650 mila passeggeri l’anno, non riuscirebbe, in ogni caso, ad assicurarsi i 2,5 milioni necessari per pagare i controllori prima del 2020. “Ma come ci arriviamo al 2020?” commenta lo stesso Taverniti.

I 4,5 milioni stanziati dal governo regionale di Raffaele Lombardo per la gestione dell’aeroporto ibleo per i primi due anni, stanno per esaurirsi e, nel rifiuto del governo nazionale di firmare l’autorizzazione per sgravare lo scalo ibleo dei costi di gestione, si fa fatica a pensare in positivo per il futuro.

Dover chiudere uno scalo divenuto così importante per l’economia siciliana sarebbe veramente una grave perdita per tutta la zona del ragusano e per l’Isola nel suo complesso.

Nonostante il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, abbia dichiarato l’“interesse nazionale” dell’aeroporto ibleo, mancano ancora le condizioni per poter “trasferire” le spese dei controllori di volo allo Stato.

Nel frattempo, al fine di ampliare l’offerta, Taverniti sta lavorando sull’accordo con Ryanair  per portare quattro voli settimanali su Charleroi (Bruxelles) e coprire le tratte lasciate scoperte da Alitalia e AirOne.

Intanto si fa di tutto per trattenere le riprese della nota fiction di Montalbano in Sicilia. Proprio ieri a palazzo Ducezio di Noto si sono riuniti i rappresentanti istituzionali di Noto, Modica, Scicli, Ragusa e Porto Empedocle al fine di formulare proposte valide a “mantenere il noto commissario” in Sicilia.

E mentre si cerca di mettere la parola fine alla vicenda, nella speranza che la fiction non lasci la sua naturale ambientazione, l’aeroporto di Comiso, da domani si trasformerà in un vero e proprio set cinematografico per le riprese de “Il Giovane Montalbano“.

Il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo e l’amministratore delegato, Enzo Taverniti, hanno dato il loro contributo ad una fiction così importante per il territorio ibleo, offrendo gratuitamente il trasporto aereo alla troupe e il libero utilizzo della stazione aeroportuale per le riprese.