RAGUSA – “Sono anch’io convinto che il passaggio dalle ore 24 del 31 dicembre alle ore 1 del 1° gennaio di ogni nuovo anno, anche se condito da miliardi di auguri, non può cambiare di per sé la vita di ogni uomo“.
Con queste parole il chirurgo 73enne morto nell’incidente stradale avvenuto a Ragusa la sera di Capodanno, ha voluto rivolgere i suoi auguri sui social, inconsapevole della sorte che il primo giorno dell’anno nuovo lo avrebbe atteso.
Dal messaggio condiviso su Facebook traspare la speranza con cui, come ricorda chi lo ha conosciuto, era solito affrontare ogni giornata. E come sicuramente avrebbe fatto anche con l’arrivo del nuovo anno che però, piuttosto che regalargli gioie e serenità, lo ha strappato dalle braccia di parenti e amici.
“Ma di certo – prosegue rivolgendosi ad amici e conoscenti – il passaggio ad un nuovo anno, così come ogni altra importante data ricorrente, rappresenta un nuovo inizio, ed in questi termini il Santo Natale, viene festeggiato anche dai non credenti“.
Ha poi continuato: “L’uomo ha un enorme, vitale bisogno di immaginare un cambiamento, di un nuovo inizio, di fare propositi; nella mente collettiva queste date rappresentano una occasione da non farsi sfuggire, per una pausa riflessiva, e per aggiustare il tiro“.
“Ma come si sa, ogni decisione in merito sta in capo all’uomo medesimo, come in lui sta scegliere se farsi aiutare da un segno spirituale e dalla preghiera. In ogni caso non costa nulla augurare il bene, non costa nulla sperare, sapendo che nella speranza è insito il credere“.
“Cari Amici, nonostante tutto – conclude – crediamo fortemente negli auguri. Vi invio con intensità i migliori Auguri di buona fine e buon anno 2024“.
L’addio degli amici sui social
Sui social si “affollano” amici e pazienti che lo ricordano come un uomo raro, ricco di qualità e altruismo: “Caro dott. Angelo Giudice – scrive Rossana Geraci – quante belle cose abbiamo fatto insieme e quanti progetti avevamo in mente, è stato un onore conoscerti, la tua carica e il tuo desiderio di fare per gli altri, di dare un contributo educativo mettendo a disposizione le tue competenze in maniera spontanea e con quel sorriso pieno di ottimismo che contagiava chiunque ti stesse accanto. Mancherai tanto. Un abbraccio alla tua famiglia“.
“Soltanto poche settimane fa – ricorda invece Edy Bandiera – tenevamo a battesimo uno dei suoi tanti gesti di solidarietà, generosità e amore per il prossimo. Un tragico e maledetto incidente stradale, ieri sera, ce lo ha portato via…Riposa in pace, dott. Angelo Giudice. È stato un onore esserti amico“, ha scritto ieri su Facebook.
Si aggiunge ai saluti anche Maurizio Aiello che ricorda anche il suo profondo attaccamento al territorio: “Siracusano, che amava Siracusa. Ma Palazzolese d’ adozione, pronto a spendersi per i palazzolesi. Nella sua piazza pretura incontrava gli amici vardioli, tanti palazzolesi, a cui anche con una mano sulla pancia (come faceva spesso con me) tranquillizzava con un consiglio, un parere, da medico navigato, esperto, chirurgo. Oggi la nostra città e Siracusa, perde un uomo dell’ emergenza, perbene, capace, umano, disponibile, gentile. Ciao dottore“.
“Questa è una notizia che non vorresti mai ricevere“, scrive Valter Longobardi. “Mi spiace tantissimo, galantuomo e grande professionista dalle pregiate doti umane, ci mancherai. Buon viaggio ed un affettuoso abbraccio alla famiglia. Il Rotary avrà un prezioso socio in paradiso“.
Roberto Cafiso lo ricorda così: “Non ho mai conosciuto una persona più buona, mite e disponibile di Angelo Giudice, chirurgo ed amico da sempre, proteso al volontariato ed espressione più nobile della professione medica. Ha perso la vita in un tragico incidente, lui che aveva superato tante avversità. Non ho parole e abbraccio forte Letizia a sua volta ferita nel sinistro e le figlie. Una perdita davvero grave per la città. Ci resterà il suo esempio di vita. Ma ora c’è posto solo per il dolore“.
Sui social lo saluta anche Giovanni Di Lorenzo: “Ciao, Angelo. Trovare una persona più buona di te é davvero difficile. Nella nostra esperienza comune, più di un anno di hub vaccinale a Siracusa, eri un medico volontario che ha fatto di tutto, con Passione e Professionalità, perché chiunque potesse ricevere il vaccino. Sempre impegnato per il bene comune. A Noi, ed a questa Città, mancherai molto. Avrai sempre un posto di riguardo nel mio cuore. Prima o poi ci rivedremo. Un abbraccio forte ti giunga fin lassù e consoli i tuoi familiari. Che la Terra ti sia lieve“.
Alessandro Cotzia ricorda il rapporto instaurato con Giudice: “È difficile trovare le parole di fronte ad eventi tragici…ma lo è ancor di più, quando riguardano persone che hanno rappresentato, per me e la mia famiglia, un punto di riferimento importante nell’ambito in cui hanno operato…si, perché il dr. Angelo Giudice per noi è stato un faro, che ci ha sempre illuminato e guidato, al di là del rapporto di parentela – seppur solo indiretta, ma per me non meno profonda ed intensa – che ci legava…una persona competente, professionale, rigorosa, severa quando e quanto occorreva, autorevole e forse – nella giusta misura, specialmente quando si ricoprano certi incarichi – anche autoritaria…ma non meno gentile, disponibile, sorridente ed affettuosa….dire che mancherà tantissimo alla nostra comunità, da tutti i punti di vista, è fin troppo banale e scontato…carissimo dottore…ogni volta che guarderò le cicatrici presenti sul mio corpo, ripenserò a lei ed a quanto tutti noi le abbiamo voluto bene… Le mando un abbraccio fin lassù“.