Vittoria Mercati chiarisce la “questione” imballaggi

Vittoria Mercati chiarisce la “questione” imballaggi

VITTORIA – Con la commercializzazione del pomodoro a marchio Vittoria Mercati sono arrivate le richieste di chiarimento della Cna sul tipo di imballaggio da utilizzare e sulle scelte adottate in merito.

La Vittoria Mercati, attraverso una nota del presidente Garrasi che riportiamo integralmente, ha risposto chiarendo i dubbi in merito:

Poco più di due anni fa Vittoria Mercati ha avviato un progetto di riconoscimento e certificazione dei prodotti di qualità nella filiera dell’ortofrutta destinati alla commercializzazione presso il Mercato di Vittoria. A questo scopo è stato conferito incarico alla agenzia di pubblicità Boomerang Srl di realizzare un marchio che, al netto di Iva, è costato duemila euro. Subito dopo, al fine di ottenere la collaborazione ed il coinvolgimento di tutti gli operatori della filiera, la Vittoria Mercati ha avviato un percorso di confronto con tutte le associazioni di categoria maggiormente rappresentative operanti nella filiera, nessuna esclusa. Grazie alla fattiva collaborazione ed alla adesione di alcune di queste associazioni è stato costituito il Consorzio di Tutela denominato “Ortofrutta di Vittoria” cui Vittoria Mercati ha concesso in uso gratuito l’utilizzo del marchio. Il Consorzio ha poi elaborato ed adottato i disciplinari di produzione per pomodoro, ciliegino e melanzana ed il regolamento che stabilisce obblighi e requisiti per tutti gli operatori che intendono associarsi.

Uno dei requisiti richiesti per tutti gli operatori della filiera e quindi, per Produttori, Commissionari, Centri di condizionamento, fornitori di beni e servizi (cioè fornitori di imballaggi e trasporti) è il possesso della certificazione GlobalGap. Con particolare riferimento invece all’imballo, in linea con quanto richiesto dai principali acquirenti italiani ed esteri e come peraltro avviene da anni presso tutte le piattaforme presenti ovunque in Europa, il Consorzio ha individuato nella cassetta in cartone l’imballaggio più idoneo per la vendita del prodotto a marchio.

È stato dunque stabilito che i produttori di imballaggi per produzione delle cassette debbano attenersi al disciplinare di uso del marchio elaborato più di due anni fa dalla Boomerang Srl. Allo scopo precisiamo che: nessuna prescrizione in merito alla qualità del cartone è contenuta in detto disciplinare. Nessun altro ulteriore provvedimento è stato adottato dal Consorzio in merito alla qualità del cartone. Per le ragioni che precedono risultano del tutto ingiustificate le preoccupazioni espresse dai Produttori di imballaggi ai quali in occasione del prossimo incontro chiederemo quali documenti abbiano generato la preoccupazione che il Consorzio di Tutela del marchio avesse potuto porre vincoli pregiudizievoli per l’attività degli operatori del settore. Per conto nostro ribadiamo che non esistono prescrizioni che obbligano i produttori di packaging all’acquisto di materiali brevettati o non facilmente reperibili.