Tragedia di Vittoria, la famiglia D’Antonio ringrazia chi si è stretto al loro dolore: organizzata Santa Messa in ricordo di Alessio e Simone

Tragedia di Vittoria, la famiglia D’Antonio ringrazia chi si è stretto al loro dolore: organizzata Santa Messa in ricordo di Alessio e Simone

VITTORIA – Il tragico incidente che ha fatto perdere la vita ai due cuginetti di Vittoria (Ragusa), Alessio e Simone, ha lasciato un segno indelebile non solo alla comunità di Vittoria, ma all’Italia tutta. Già, perché la morte prematura di due bambini che stavano semplicemente giocando sull’uscio di casa non può lasciare indifferenti.

Specie se causata dall’incoscienza di un uomo, il quale ha deciso di mettersi alla guida della sua auto sotto effetto di alcool e droga. Se a questo aggiungiamo presunti legami con la criminalità organizzata e un’agenzia funebre legata agli ambienti di Cosa nostra, che avrebbe dovuto inizialmente celebrare il funerale, la “frittata” è fatta.

Fortunatamente, grazie al coraggio delle forze dell’ordine, dei giornalisti, della famiglia delle vittime e della gente per bene, la memoria dei due cuginetti non è stata del tutto calpestata. Il funerale è stato celebrato da un’altra agenzia e la partecipazione è stata forte e sentita. Tutti, presenti e non, si sono stretti attorno al dolore di un padre e di una madre distrutti per la perdita del loro figlio.

E gli stessi genitori, nonostante l’ulteriore dolore per la perdita di un altro parente, Simone, hanno apprezzato la vicinanza mostrata dal paese, dalla nazione e dalle istituzioni. Per questo, la famiglia D’Antonio, ha voluto ringraziare, “Commossa per la sentita partecipazione, tutti coloro i quali hanno voluto rendere omaggio ai loro cari“.

Verrà celebrata anche una Santa Messa in suffragio dei due cuginetti domenica 11 agosto nella Basilica di San Giovanni Battista, alle ore 19. Una celebrazione che serve non solo a non dimenticare, ma anche da monito per evitare che si ripetano episodi di questo genere, per sensibilizzare a guidare responsabilmente e per avere finalmente, perlomeno, un po’ di giustizia.

Fonte immagine Facebook