SIRACUSA – La Corte di Assise di Siracusa oggi pomeriggio ha pronunciato la sentenza con cui ha ritenuto colpevole Giuseppe Panascia del reato di omicidio volontario commesso ai danni della ex moglie, Maria Zarba. Per lui è scattata la condanna alla pena dell’ergastolo e al risarcimento del danno in favore delle parti civili nella misura complessiva di un milione di euro.
Maria Zarba è stata trovata in casa dal nipote con il cranio fracassato. Fin da subito i sospetti si erano riversati sull’ex marito, Giuseppe Panascia.
Panascia, però, aveva sempre negato di aver ucciso l’ex moglie, arrivando a ipotizzare pure che la stessa potesse essere rimasta vittima di una rapina finita male dato che, secondo le sue parole, l’ex moglie lasciava spesso aperta una finestra che dava sul cortile interno.
Nonostante le sue dichiarazioni d’innocenza, l’uomo sarebbe stato incastrato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, dalle testimonianze di alcuni parenti e dalle tracce di sangue trovate su alcuni indumenti.
Immagine di repertorio
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