RAGUSA – Disposta l’autopsia sul corpo di Rosalba dell’Albani, la 52enne uccisa nel sonno due giorni fa a Giarratana, nel Ragusano, dal cognato Mariano Barresi di 66 anni, reo confesso e fermato subito dopo il delitto dai carabinieri intervenuti sul luogo. La vittima sarebbe stata uccisa con una coltellata, nell’abitazione dell’anziana madre che accudiva di notte. A disporre l’esame autoptico sul cadavere della donna è stato il sostituto procuratore di Ragusa Emanuele Ferdinando Vadalà. Conferito l’incarico al medico legale Giorgio Spadaro. La data dell’esame non è stata però ancora fissata.
Intanto per Barresi è stata chiesta la convalida del fermo. L’uomo si trova nel carcere di Ragusa, avrebbe delle ferite lievi al collo. L’origine delle contusioni, al momento, è in corso di accertamento. Il 66enne pare soffrisse di depressione a causa del pensionamento, ma nessun certificato medico risulta confermare la patologia. Interrogato poco dopo l’arresto, avrebbe risposto alle prime domande del pubblico ministero di turno dichiarando di aver fatto “una fesseria“.
L’arma del delitto è un coltello da cucina, abbandonato dall’assassino proprio nella stanza dell’abitazione sita al piano terra della palazzina dove la vittima dormiva con la madre al momento dell’omicidio. Barresi, subito dopo il fatto di sangue, è salito al primo piano e ha informato una sorella di Rosalba di aver ucciso la 52enne. Proprio alla sorella della vittima – che risiede sempre nella stessa palazzina dove è successo il fatto – il 66enne le avrebbe chiesto di informare il marito di Rosalba, un Brigadiere dei carabinieri in servizio a Ragusa. L’assassino è poi salito al secondo piano, nella casa dove vive con la moglie, un’altra sorella della vittima. La moglie, al momento dei fatti, non si era ancora svegliata e, dunque, non era ancora a conoscenza dei fatti.
In foto Rosalba dell’Albani e Mariano Barresi