VITTORIA – Una piccola bara bianca ondeggia sotto il sole in mezzo alla folla commossa e addolorata.
Il corpo di Alessio, uno dei due cuginetti falciati dal pregiudicato Rosario Greco nell’incidente di via VI Aprile, si trova proprio all’interno per essere trasportato nella chiesa di San Giovanni per celebrarne il funerale.
Disperazione e dolore, dicevamo, perché nessuno tra i presenti riesce ancora a darsi pace per l’accaduto. Una vita di soli 11 anni strappata via improvvisamente all’innocenza e all’amore dei familiari.
“Lascerò Vittoria. Dopo questa tragedia non riesco più a vivere in questa città“, dice il padre Alessandro D’Antonio al termine delle orazioni funebri per il figlio, come riporta l’Ansa. “Non riesco più ad entrare nella mia casa, chiedo giustizia per mio figlio“.
Proprio durante la commemorazione funebre arriva la notizia che tutti avrebbero preferito non ascoltare mai. Anche Simone, il cuginetto di 11 anni, è morto dopo diverse ore di agonia.
Inutili, per lui, le tantissime preghiere rivolte e le cure alle quali era stato sottoposto al Policlinico di Messina dopo la delicata operazione chirurgica effettuata a Vittoria che aveva previsto l’amputazione di entrambe le gambe.
Fonte foto: Ansa Sicilia