Migliaia di euro, marijuana in casa e sofisticati impianti per la cura del “verde”: arrestati due giovani ragusani

Migliaia di euro, marijuana in casa e sofisticati impianti per la cura del “verde”: arrestati due giovani ragusani

RAGUSA – Nella serata di ieri, i carabinieri della Sezione Operativa della compagnia di Ragusa, durante un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, hanno intercettato un giovane ragusano, già noto ai militari per i suoi precedenti. Quest’ultimo, alla vista dei militari, è apparso visibilmente sorpreso e nervoso, motivo per cui si è deciso di perquisirlo.

In tale occasione è stata trovata una modica quantità di marijuana, ma ai carabinieri non è sfuggita una circostanza anomala, ossia il possesso di un mazzo di chiavi nell’automobile, di cui il ragazzo non era in grado di giustificare la provenienza, e una somma di denaro superiore ai 2mila euro, ben nascosta in casa, nonostante il soggetto non svolgesse alcuna attività lavorativa da tempo.

I militari hanno individuato la porta che la chiave era destinata ad aprire, che rappresentava l’ingresso di uno stabile nel pieno del centro storico del capoluogo ragusano. Facendo irruzione nell’appartamento, dove si trovava un altro giovane, gli uomini dell’Arma hanno trovato un box all’avanguardia nel campo della coltivazione indoor. Le dieci piante di marijuana trovate erano supportate da un impianto integrato di ventilazione e di riscaldamento, dotato dei più moderni strumenti di misurazione dei parametri vitali delle piante, di fertilità del terreno e di salubrità dell’aria.

Tanto è vero che sono stati trovati e sequestrati anche un misuratore di Ph, un termometro di precisione, un igrometro per la misura del tasso di umidità nell’aria, fertilizzanti e substrato di terreno biologici, oltre a un impianto elettrico professionale, comprensivo di prese elettriche temporizzate, avente la funzione di simulare l’alternanza del giorno e della notte sulla fotosintesi delle piante coltivate.

I due giovani ragusani, di 25 e di 32 anni, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di essere processati, debellando sul nascere una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, che avrebbe potuto raggiungere una vasta platea di persone, anche minorenni.