RAGUSA – I carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla hanno eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Tribunale di Siracusa, nei confronti di due fratelli di Solarino accusati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. La misura dispone il divieto di avvicinamento alla persona offesa. Gli operanti avevano denunciato a piede libero i due dopo un’attività di indagine articolata e delicata, che aveva portato alla richiesta di misura cautelare avanzata dall’autorità giudiziaria.
Dalle indagini è emerso che i due fratelli maltrattavano fisicamente la madre, di 68 anni, minacciandola e costringendola a fornire somme di denaro per acquistare sostanze stupefacenti.
A seguito degli ultimi episodi di violenza, la donna era stata costretta a trasferirsi nell’abitazione della sorella a Ibla, dove poi ha presentato denuncia ai carabinieri.
Dalla gelosia ossessiva al divieto di avvicinamento
Spostiamoci a Falcone, in provincia di Messina dove si è verificato un episodio simile. I militari della Stazione di Falcone hanno eseguito nei confronti di un uomo un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Vittorio Cavallo.
La misura impone il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, nonché di non avvicinarsi alla sua abitazione.
L’uomo è stato accusato di maltrattamenti nei confronti di una persona con cui aveva una relazione sentimentale stabile da anni, e di averla insultata e maltrattata fisicamente. L’indagato controllava costantemente la vittima tramite dispositivi elettronici e telecamere, spionando le sue comunicazioni a causa di una gelosia ossessiva.