Le minacce al padre del piccolo Evan: “Se mi denunci, tuo figlio muore”. Restano in carcere madre e compagno

Le minacce al padre del piccolo Evan: “Se mi denunci, tuo figlio muore”. Restano in carcere madre e compagno

SIRACUSA – Mentre il sindaco di Rosolini, Giuseppe Incatasciato, ha proclamato il lutto cittadino nella giornata dell’ultimo e doloroso saluto al piccolo Evan, ucciso a 21 mesi a botte, prosegue il lavoro dei magistrati.

I due indagati, Letizia Spatola, 23 anni e madre del bambino, e Salvatore Blanco, compagno 32enne di lei, sarebbero gli unici due indagati per la morte del bambino, ritenuti responsabili dei reati di omicidio e maltrattamenti.

Entrambi avrebbero rigettato tutte le accuse mosse nei loro confronti, ma il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa avrebbe convalidato il fermo per entrambi.

Intanto emergono nuovi dettagli su una vicenda che, col senno di poi, forse poteva essere evitata. Il padre di Evan, Stefano Lo Piccolo, avrebbe raccontato di aver trascorso un periodo infernale a causa delle continue minacce ricevute dal presunto omicida di suo figlio.

Parole che suonano come una profezia: “Se mi denunci alle forze dell’ordine, tuo figlio muore“, sarebbero le minacce inviate attraverso lo smartphone di Letizia Spatola a Lo Piccolo. Dopo i messaggi minatori, il padre di Evan pare avrebbe presentato una denuncia formale ai carabinieri nei mesi scorsi.

Nel giorno del dolore ci si domanda anche perché i servizi sociali e il Tribunale non siano intervenuti prima, nonostante le segnalazioni presentate.

Fonte foto: rainews.it/tgr/sicilia