Cronaca

Agguato fuori dall’ospedale, la vittima era appena stata dimessa

VITTORIA – Si indaga su un’ambigua aggressione, avvenuta fuori dall’ospedale Guzzardi di Vittoria (Ragusa), a seguito di un incidente stradale notturno.

Dall’incidente alla medicazione in ospedale

A scontrarsi – intorno all’1,3o – sono state due auto, una Fiat Punto e un’Alfa 147, in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Dopo lo schianto, l’uomo che si trovava alla guida della prima auto è stato portato al Pronto Soccorso dell’ospedale Guizzardi di Vittoria per essere sottoposto alle cure del caso.

Nella mattinata di oggi il paziente è stato dimesso, ma ad aspettarlo fuori dalla struttura ospedaliera c’era un uomo che – a quanto pare – attendeva impazientemente la sua uscita. Dopo aver lasciato la struttura, la persona precedentemente medicata è stata colpita con un calcio di pistola che gli ha causato una grave ferita. A seguito dell’aggressione, il colpevole si è dato alla fuga, facendo perdere le sue tracce.

Indagini in corso aggressione fuori dall’ospedale

La polizia sta indagando sull’accaduto, con l’obiettivo di comprendere le cause del gesto e di individuarne l’autore. Intanto è stata sequestrata l’Alfa 147 contro cui si è scontrato il conducente della Fiat Punto.

aggressione fuori dall’ospedale

Foto di repertorio

Agguato a Scicli, arrestati due fratelli: erano in fuga

Nuovi sviluppi in merito all’agguato di Scicli, avvenuto nella giornata di ieri. Sono stati arrestati due fratelli, ritenuti responsabili dei colpi di pistola esplosi ieri nel Ragusano, a danno di due uomini, padre e figlio. Nonostante siano state colpite al volto, le vittime dell’agguato non sarebbero in pericolo di vita.

La ricostruzione

I presunti colpevoli sono entrambi pregiudicati: uno avrebbe aperto il fuoco, l’altro invece sarebbe stato suo complice. I due sono stati fermati alle 19,30 di ieri sera in Calabria mentre si davano alla fuga dopo il duplice tentato omicidio di cui sono accusati. Si tratta di Mauro Gesso, di 42 anni, e Roberto Gesso, di 50. Sono entrambi stati condotti nel carcere di Potenza.

Il ritrovamento dell’arma

I carabinieri hanno trovato il fucile a canne mozze probabilmente usato per compiere l’agguato. La scoperta è avvenuta in un’abitazione della frazione balneare di Sampieri, nel Ragusano.

I dettagli sull’agguato

In base a quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri del Nucleo operativo di Modica, di Scicli e del comando provinciale di Ragusa, dietro all’agguato si celano profondi dissidi tra le due famiglie coinvolte. Il padre, uno dei due uomini colpiti, è un imprenditore di Scicli, di 57 anni, titolare di una casa di riposo in contrada San Marco. Il secondo ferito è un 30enne, un giovane sportivo appassionato di arti marziali.

Redazione

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