I commercianti si ribellano: “I soldi per i migranti dateli ai pozzallesi”

I commercianti si ribellano: “I soldi per i migranti dateli ai pozzallesi”

POZZALLO  Mentre in Sicilia si muore di crisi e di tasse, lo Stato pensa al mantenimento degli immigrati. Un trattamento impari che non può andare giù ai siciliani.

La pensano così anche i commercianti di Pozzallo, che sull’argomento lanciano una provocazione: “I soldi per la compensazione promessi dal ministro Angelino Alfano al sindaco Ammatuna per i migranti vengano distribuiti ai commercianti pozzallesi, molti dei quali hanno già chiuso e molti altri chiuderanno a breve”.

Lo urlano a gran voce gli operatori commerciali della zona per bocca del presidente della locale sezione dell’Ascom, Gianluca Manenti.  La provocazione è il frutto di una situazione economica insostenibile per i  commercianti ragusani che non ce la fanno più.

Ad aggravare la crisi, giunta ormai  in una fase di non ritorno, l’arrivo dell’Iuc, l’imposta unica comunale,  che presto in molti si vedranno recapitare. Una ulteriore mazzata per le tasche dei contribuenti. Per Manenti si tratta di “una batosta che segue ad un atto illecito visto che la nuova tassa è stata decisa da poche persone piuttosto che dal civico consesso cittadino, come si è fatto altrove”.

L’Ascom si chiede, inoltre, che fine abbiano fatto i trasferimenti della Regione che vanno sotto la voce “migranti”  e per quale motivo non vengano ridistribuiti alla collettività, in primo luogo a quelle categorie come, albergatori e commercianti, che rappresentano la parte produttiva della città. “Chiederemo – ha proseguito Manenti –  che le misure compensative siano applicate a tutti i contribuenti e commercianti a partire dalla Iuc”.

Sull’argomento si era espresso anche il primo cittadino Luigi  Ammatuna formulando la proposta di una misura compensativa per la collettività a causa della fortissima presenza di migranti all’interno del centro di prima accoglienza.

Per i commercianti la situazione è disperata, anche per via delle continue disdette alle prenotazioni e ai mancati incassi. L‘Ascom, a questo punto, minaccia di organizzare, in segno di protesta, una giornata di chiusura per tutte le attività commerciali.

La serrata è ritenuta una misura estrema, che punta a dare una scossa ai politici locali, molto attenti a dare ospitalità ai migranti e sempre meno sensibili alla situazione dei propri concittadini. ” L’economia reale della città è al collasso – ha concluso Manenti.- si pensi anche alla condizione di disperazione in cui versa Pozzallo e non solo alla questione migranti”.