Quando il latino unisce culture diverse. Il Liceo Classico “Nicola Spedalieri” di Catania al Certamen Ciceronianum

Quando il latino unisce culture diverse. Il Liceo Classico “Nicola Spedalieri” di Catania al Certamen Ciceronianum

CATANIA – Tra sorrisi ed emozioni, paesaggi unici e tramonti suggestivi, anche la 42° edizione del “Certamen Ciceronianum Arpinas” è giunta al termine. Dal 4 al 7 maggio, 237 studenti arrivati da ben 15 nazioni europee, hanno preso parte ad una delle più rinomate gare di traduzione in latino, dedicata al celebre oratore romano Cicerone, originario proprio della città di Arpino.

   

Lo “Spedalieri”al “Certamen Ciceronianum Arpinas

Il Liceo Classico “Nicola Spedalieri” di Catania, come ogni edizione, ha visto la partecipazione di due studenti: Antonio Guastella e Riccardo Vigneri, ambedue accompagnati dalla professoressa Vincenza Iannelli. Nonostante nessuno dei due abbia ottenuto un ambito premio, dalle loro parole si evince come entrambi siano tornati a casa arricchiti, formati culturalmente e umanamente, perché l’importante per questi ragazzi, non è vincere, ma partecipare e soprattutto orientarsi in una dimensione probante che li vede i protagonisti del domani.

Le parole di Antonio Guastella

Di questa esperienza mi ricorderò i luoghi straordinari visitati, l’adrenalina provata durante la prova, ma soprattutto le amicizie con persone profonde e stimolanti, tanto italiane, quanto straniere”, afferma Antonio Guastella per descrivere la sua esperienza al Certamen Ciceronianum.

Dopo i primi momenti di accoglienza, la mattina di venerdì 5 maggio ha visto gli studenti confrontarsi con il passo da tradurre, corredato da un commento esegetico. Il brano, tratto dall’incipit del “Brutus” (una delle principali opere retoriche ciceroniane), ha fornito ai partecipanti suggestivi spunti di riflessione inerenti il tema dell’amicizia e della sana competizione. Passate le prime cinque ore di duro lavoro, gli studenti hanno riposto i vocabolari negli zaini e dato inizio alla fase “ricreativa” dell’esperienza.

A partire dal pomeriggio di venerdì infatti, si sono susseguite una serie di escursioni e visite turistiche, come quella all’Acropoli di Civitavecchia e al centro storico di Arpino. Particolarmente apprezzata è stata la visita all’abbazia di Montecassino, probabilmente il più insigne monastero d’occidente, che, come è uso di ogni anno, è stata corredata da un testo di saluto scritto in latino, letto dall’abate Don Antonio Luca Fallica.

La conclusione è stata altrettanto emozionante, con una cerimonia di chiusura tenutasi nella piazza del paese, che ha visto numerosissimi spettatori in presenza e, come vuole ormai il progresso tecnologico, altrettanti collegati da casa, per assistere alla diretta online. Dopo i saluti istituzionali di personaggi di spicco e i sentiti auguri del sindaco di Arpino Renato Rea, ha avuto inizio la premiazione vera e propria.

La premiazione

Sono stati premiati i primi 10 classificati e assegnate 5 menzioni d’onore.

Ad aggiudicarsi la vittoria è stato il tedesco George Löhnig dell’Albertus-Magnus-Gymnasium di Regensburg, una vittoria che simboleggia l’aspetto più bello di questa competizione, ovvero il suo carattere multiculturale. A conquistare il secondo posto è stato Paolo Pezzillo del Liceo classico “G. Meli” di Palermo. Il terzo, Luca Paracchini del Liceo classico “Carlo Alberto” di Novara.

L’intervento della Dirigente Morsellino

Insomma, “è notevole pensare che nel 2023, in un momento in cui il latino e la cultura classica sono spesso criticati e considerati inutili, ci siano ancora esperienze come questa che dimostrano come la passione per il mondo antico rappresenti un elemento di unione tra ragazzi di culture diverse“, ha dichiarato la Dirigente Brigida Morsellino.