Un Palermo imbelle in attacco e dormiente in difesa: a Crotone resa senza condizioni

PALERMO – Ritorno amaro da Crotone per i rosanero!

Gli uomini di Stellone ieri hanno subito la sconfitta più pesante della stagione, un 3 a 0 che evoca scenari per nulla rassicuranti, perché scaturito da una partita che ha mostrato gli aspetti peggiori della squadra dal punto di vista atletico, tecnico e mentale.

Sceso in campo con il 3-4-1-2, modulo che tante soddisfazioni aveva dato in passato, con Falletti sulla trequarti per cercare di innescare l’artiglieria pesante (si fa per dire) composta da Nestorovski e Moreo, il Palermo ha regalato un tempo, chiuso con lo svantaggio minimo, ai calabresi ed è crollato nella ripresa, dopo aver dato l’illusione di una reazione che si è esaurita con l’occasione fallita da Moreo a tu per tu con Cordaz al 75°: Dopo che il numero 9 rosa ha tirato addosso al portiere avversario, c’è stata la resa senza condizioni.

Sul banco degli imputati ci sono questa volta gli uomini che avevano in passato dato esempio di attenzione, agonismo e sicurezza. I primi due gol del Crotone dovrebbero essere mostrati nelle scuole calcio come esempi di ciò che i difensori non devono avere e non devono fare: indecisioni, disattenzioni, rinvii pigri, farsi anticipare dagli attaccanti avversari, totale mancanza di intesa con i compagni, riflessi lentissimi. Dispiace dover constatare che Bellusci e Rajkovic ieri sera erano irriconoscibili.

Agli orrori difensivi, si sono sommate la mancanza di idee di Haas e di Falletti e la scarsa vena di Nestorovski e di Moreo. Ricorrere costantemente ai lanci lunghi per creare gioco e scompiglio nell’area avversaria è come fare la guerra con le cerbottane.

Gli unici ad essersi salvati dal naufragio collettivo sono stati Pomini, sceso in campo al posto di Brignoli, Szymiński e Jajalo: troppo poco anche per un Crotone, distante dai rosa 20 punti (23 prima dell’incontro), che non vinceva dal 20 ottobre.

E ora? Inutile dire che i fantasmi dell’anno scorso sono tornati prepotentemente alla mente dei tifosi (forse sono presenti già da qualche settimana), con l’aggravante di una situazione societaria ancora tutta da definire, con i creditori che si stanno facendo sentire.

Sabato alle 18 al Barbera contro il Lecce, ormai ad un solo punto dal Palermo, è d’obbligo una inversione di tendenza per continuare a coltivare il sogno Serie A.