La sconfitta contro la Juventus determinata ancora da errori difensivi

PALERMO – Alla fine della partita il migliore in campo indossava la maglia rosanero, ma era un giocatore della Juventus a portarla: Paulo Dybala, autore ieri sera, nella partita che ha visto il Palermo soccombere per 4 a 1 contro la squadra di Allegri, di una prestazione maiuscola, coronata dalla marcatura di due reti. Dopo i gol realizzati, la“joya” argentina non ha esultato, memore dei trascorsi all’ombra del Montepellegrino, e rivederlo a fine partita con la maglia rosanero di Aldelkovic avrà causato in tanti tifosi del Palermo più di un nostalgico rammarico. Ieri sera non si è verificato il miracolo: come da copione, gli uomini di Diego Lopez sono stati travolti dall’armata bianconera, apparsa, peraltro, meno impetuosa del solito, forse cosciente del fatto che le sarebbe bastato poco per far sua la partita. E, come da copione, la vittoria della Juventus è stata facilitata dai soliti errori difensivi determinati probabilmente dalla paura di …….commettere errori. Tante e determinanti le incertezze e le disattenzioni dei difensori rosanero: sulla punizione dalla quale ha avuto inizio l’azione che ha portato alla prima rete della Juve, c’è stata sicuramente una errata disposizione in campo, che ha lasciato sguarnito il fronte a sinistra di Posavec, nel quale si è incuneato Marchisio che ha fatto secco il giovane portiere croato. Nell’occasione del terzo gol subito, c’è da evidenziare l’ampio spazio concesso ad Higuain per entrare in area e concludere a rete, con Sunjic, subentrato a Jajalo al 5° minuto della ripresa, in grave ritardo nella chiusura. Sul quarto gol subito, un’incertezza di Goldaniga ha consentito ad Higuain di involarsi verso la porta del Palermo prima di fornire l’assist che ha permesso a Dybala di realizzare la sua seconda rete personale. Anche Diego Lopez, che, nel tentativo di porre argine alle folate juventine, con l’inserimento di Sunjic aveva modificato lo schieramento della retroguardia passando alla difesa a tre anche per meglio sfruttare le incursioni offensive di Rispoli e Aleesami, nel post partita ha fatto riferimento al ripetersi di errori individuali. “Secondo me si è fatto un ottimo primo tempo. Abbiamo fatto una buona fase di non possesso, però dobbiamo eliminare gli errori individuali”, queste le parole del tecnico uruguaiano ai microfoni di Sky Calcio e riportate dalla stampa locale. Diego Lopez ha detto anche: “Dobbiamo migliorare, altrimenti diventa dura. Non va bene fare regali in casa della prima in classifica”. Il tecnico rosanero aveva apportato delle modifiche allo schieramento iniziale previsto alla vigilia, lasciando in panchina Gonzalez ed inserendo al suo posto Andelkovic e preferendo Sallai e Balogh rispettivamente ad Embalo e Trajkovski. Il giudizio dell’allenatore a fine partita sui due giovani attaccanti è stato positivo: “Mi sono piaciuti molto. Balogh lo conoscevo, Sallai no, ma l’ho visto in allenamento ed è un giovane che deve crescere. Anche Balogh lo è, ma entrambi hanno fatto una partita interessante. Ora non bisogna fermarsi, solo giocando possono crescere. Le qualità ci sono, devono trovare spazio come lo stanno trovando in questo momento”. E spazio lo ha trovato anche Alessandro Diamanti, ma solo al 37° minuto della ripresa. Il trequartista di Prato ha dato, nei minuti finali, vigore all’azione offensiva del Palermo: dal suo piede è partito il cross che ha permesso a Chochev di siglare il gol della bandiera, che ha reso meno amara la sconfitta e che ha indotto a pensare che un utilizzo più continuo di Diamanti sarebbe opportuno per dare un briciolo di qualità e di intensità alla manovra offensiva. Stasera, dopo Empoli-Lazio, si capirà se la sconfitta contro la Juventus avrà conseguenze anche in classifica o avrà lasciato la situazione immutata.