Quale Palermo ad Avellino?

PALERMO – Quale Palermo ad Avellino? La domanda non è banale e non cerca una risposta legata alla probabile formazione o al modulo con cui l’allenatore del Palermo schiererà domani pomeriggio i suoi uomini nella difficile trasferta in terra campana. È una domanda che passa per la mente a tantissimi tifosi rosanero, che si chiedono quale sarà la versione della loro squadra del cuore che scenderà in campo al Partenio: sarà il Palermo che ha lottato con il coltello tra i denti dall’inizio alla fine a Cremona, che ha sofferto e che ha vinto con merito e con fortuna, o sarà il Palermo rinunciatario, senza idee e senza vigore visto lunedì sera al Barbera soccombere davanti al Cittadella?

Perché se il vero Palermo fosse quello di lunedì sera perderebbe contro qualunque avversario al di là delle scelte di Tedino e al di là del modulo di gioco adottato. La speranza di una serata nera che ha coinvolto quasi tutti i giocatori in maglia rosanero è l’unico appiglio che consente di affrontare la trasferta di domani pomeriggio senza considerarsi sconfitti in partenza. Dovranno gli uomini di Tedino dimostrare di esserci ancora con il fisico e con la mente perché altrimenti le speranze di promozione non si affievoliranno, ma si annulleranno del tutto. E il mister dovrà far tesoro, in ogni caso, dei segnali che la partita di lunedì ha fornito dal punto di vista tecnico-tattico.

Avendo disponibile Cionek, sarebbe opportuno far tornare Struna al ruolo di centrale, considerato l’imbarazzo che gli ha creato lo spostamento a destra. D’altra parte il terzetto difensivo costituito da Cionek, appunto, Struna e Bellusci ha dato in passato ampie garanzie di solidità e attenzione. In mezzo al campo avrà avuto il tecnico ex Pordenone la possibilità di verificare le condizioni fisiche di Murawski e decidere in merito alla sua utilizzazione. Se il centrocampista polacco non dovesse dare sufficienti garanzie, sarebbe il caso di utilizzare Gnahorè. Riguardo al ruolo di portiere la ragione imporrebbe l’accantonamento, temporaneo o meno sarebbe da stabilire, di Posavec a favore di Pomini. A parte gli errori del croato, che non cessano, c’è da prendere in considerazione come l’italiano dia sicurezza a tutto il reparto difensivo. Quanto sia delicato l’argomento è noto a tutti e quindi è meglio non addentrarsi di più.

Volendo, comunque, azzardare una probabile formazione per domani, il Palermo dovrebbe essere schierato con l’ormai usuale 3-5-1-1, con Posavec; Cionek, Struna, Bellusci; Rispoli, Murawski (Gnahorè), Jajalo, Chochev, Aleesami; Coronado; Nestorovski. Potrebbe esserci l’alternativa Embalo, l’unico insieme a Chochev ad essersi salvato lunedì, al posto di Aleesami. Novellino dovrebbe schierare l’Avellino con il 3-5-2 Radu; Ngawa, Miglinrini, Marchizza; Molina, Paghera, Moretti, D’Angelo, Falasco; Castaldo, Ardemagni.