Palermo, sentenziati gli arresti domiciliari per Maurizio Zamparini. Le scelte di Stellone contro la Cremonese

PALERMO – Mentre la camera di consiglio ha appena deciso che Maurizio Zamparini deve andare agli arresti domiciliari e deve ancora decidere il destino delle casse rosanero, sequestro o no di un milione e centomila euro da un lato e addirittura di 50 milioni di euro dall’altro, il Palermo, e sembra il problema minore, deve trovare una formazione per affrontare domani la Cremonese.

Mister Stellone, attesa la lunga fila di uomini alle prese con acciacchi vari, deve inventare innanzitutto lo schieramento difensivo. Pochi gli atleti disponibili, per cui, mantenendo l’assetto a 4, sembra scontato l’utilizzo di Rispoli, Bellusci, Szymiński e Salvi.

A centrocampo, memore delle difficoltà che hanno portato alla sconfitta interna venerdì contro la Salernitana con l’aiutino agli avversari derivante dal folle tentativo di dribbling sulla trequarti di Trajkovski, il tecnico romano dovrebbe optare per lo schieramento a tre, con i polmoni di Murawski e le geometrie di Haas al servizio dell’insostituibile Jajalo.

A questo punto la scelta del modulo da applicare sarebbe limitata al 4-3-2-1 e al 4-3-1-2, con un leggero vantaggio per il 4-3-2-1, considerati la perdurante assenza di Nestorovski e il momento poco felice di Puscas, con l’utilizzo come unica punta di Moreo.

Ricapitolando, il Palermo dovrebbe scendere in campo con il 4-3-2-1 formato da Brignoli; Rispoli, Bellusci, Szymiński; Salvi; Haas, Jajalo, Murawski;Trajkovski, Falletti; Moreo.

La Cremonese, che veleggia a metà classifica, alternando risultati positivi a scialbe prestazioni, dovrebbe essere schierata da Rastelli con il 4-3-3 con Ravaglia; Mogos, Claiton, Terranova, Migliore; Emmers, Arini, Croce; Boultam, Strizzolo, Strefezza.

Per il Palermo c’è la necessità di archiviare l’unica sconfitta dell’era Stellone e ricominciare il cammino verso la Serie A, con l’obbligo di evitare gli errori della scorsa stagione.

Gli ultimi giorni del calciomercato potrebbero servire per puntellare innanzitutto il reparto difensivo e magari reclutare qualche elemento low cost, che possa servire a infoltire il centrocampo, nella speranza che le disavventure dell’ex patron non abbiano nessun effetto negativo sulle prestazioni della squadra e sul futuro della nuova proprietà.