PALERMO – Una cosa è certa per i tifosi rosanero. Se il Palermo avesse giocato sempre con l’intensità, la concentrazione e la determinazione viste in campo mercoledì al Massimino, altri scenari si sarebbero spalancati in questo campionato per la loro squadra del cuore. Certo le motivazioni, che nascono al cospetto dei cugini, fanno spesso del derby la partita della vita.
Anche all’andata si era visto un Palermo super. Ma basta solo l’atmosfera da derby per cambiare una squadra? Sicuramente no. Come sarebbe ingeneroso dare eccessive colpe a Boscaglia, alla stessa maniera sarebbe esagerato attribuire troppi meriti a Filippi, al quale bisogna, però, dare atto di aver operato con saggezza e apportato piccole modifiche che si sono rivelate azzeccate.
La difesa a tre e l’innesto di Silipo dall’inizio hanno portato benefici al reparto arretrato e allo sviluppo della manovra, ma tutto ha rischiato di essere vanificato con l’espulsione di Marconi al 36° del primo tempo. Ed è a quel punto che è venuto fuori il carattere e l’attaccamento alla maglia dei giocatori rosanero. Filippi ci ha messo pure del suo con l’innesto di Santana che è risultato determinante per il risultato finale.
Ora però è arrivato il momento di smettere di festeggiare, perché nel calcio cullarsi sugli allori è pericolosissimo. Ora bisogna dimostrare che, anche se l’avversario non è il Catania, il carattere e l’attaccamento alla maglia ci sono sempre. L’occasione per dimostrarlo si presenta domani alle 15,00 al Barbera contro la Juve Stabia, una squadra temibile davanti ai rosa di un punto in classifica e perciò diretta concorrente per la corsa ad un posto nei play-off.
Filippi, con il rientro di Almici dalla squalifica e con il reintegro di Kanoute, avrà diverse alternative per comporre la formazione titolare, pur con le indisponibilità di Marconi e Odjer squalificati e Doda e Corrado ancora infortunati.
Dovrebbe essere confermato il 3-4-3, con il quale ha cominciato a Catania, per garantire maggiore peso alla difesa. In questo caso dovrebbe essere sacrificato ancora Crivello, con Almici, Palazzi e Somma, grande prestazione al Massimino la sua, a comporre il terzetto difensivo. A centrocampo spazio a De Rose e Luperini con Accardi e Valente esterni e in attacco Silipo, Lucca e Floriano. Con Saraniti e Broh, anche Santana sembra destinato alla panchina pronto a dare il proprio contributo di classe e passione.
Ricapitolando, Palermo in campo con il 3-4-3 con Pelagotti; Almici, Palazzi, Somma; Accardi, Luperini, De Rose, Valente; Silipo, Lucca, Floriano. La Juve Stabia dovrebbe schierarsi con il 3-4-1-2 formato da Russo; Mulè, Esposito, Elizalde; Garattoni, Scaccabarozzi, Berardocco, Caldore; Fantacci; Marotta, Borrelli.
