PALERMO – Domani il Palermo affronterà al Barbera l’Ascoli nella penultima gara di campionato.
Dopo le più che deludenti prestazioni nelle ultime gare, i tifosi rosanero si aspettano una prova di orgoglio che possa, se non cancellare, sbiadire l’immagine della squadra svogliata e priva di idee impressa nelle menti alla fine delle partite contro Reggiana e Spezia.
La decisione del ritiro fino a domani è servita a isolare i giocatori e a concedere loro un minimo di serenità mentale dopo le critiche giustificate da parte della stampa e dei tifosi. Preferiamo non commentare l’imbarazzante scena sotto il settore ospiti dello stadio spezzino. Non è stata una bella immagine quella dei giocatori costretti dai propri tifosi a togliersi la maglia.
Le due sconfitte consecutive e la vittoria che manca ormai da sette giornate hanno notevolmente complicato il cammino verso i play-off. Importante sarebbe mantenere il sesto posto, che consente di disputare il primo spareggio in casa. Vero è che, se si prende in considerazione il rendimento delle ultime gare, c’è poca differenza tra stadio amico o trasferta, ma il calore del pubblico indubbiamente può aiutare.
Intanto domani c’è da affrontare una squadra, l’Ascoli, impelagata nella lotta per non retrocedere.
Mignani sembrerebbe intenzionato a schierare Ranocchia dall’inizio e a spostare Di Francesco dalla trequarti all’attacco a fianco di Brunori. Per il resto non dovrebbero esserci differenze con la formazione scesa in campo a La Spezia, con la sola esclusione, pertanto, di Soleri.
Palermo schierato, quindi, con il consueto 3-5-2 con Pigliacelli; Diakité, Lucioni, Ceccaroni, Buttaro, Segre, Gomes, Ranocchia, Lund; Di Francesco, Brunori.
L’Ascoli, con il 3-4-2-1, dovrebbe scendere in campo con Vasquez; Vaisanen, Botteghin, Mantovani; Falzerano, Masini, Di Tacchio, Zedadka; Caligara, Duris; Nestorovski.