PALERMO – Grande prova di maturità e personalità del Palermo ieri sera a Bari. I rosanero, nella bolgia del S. Nicola, davanti a più di 35mila spettatori in una cornice da Serie A, hanno pareggiato per 1 a 1 una partita che hanno giocato in maniera intelligente, tenendo in apprensione squadra e tifosi avversari con ripartenze fulminee e fluidità di gioco da categoria superiore.
Gli uomini di Corini sono passati in vantaggio al 38° minuto del primo tempo con Valente al suo primo gol in Serie B. Il numero 30 in maglia rosa ha fatto secco Caprile con un angolatissimo tiro a giro di destro su assist perfetto di Floriano. La rete, dapprima annullata per lo sbandieramento inopportuno del guardalinee, che aveva segnalato un inesistente fuorigioco, è stata successivamente convalidata dopo l’intervento del VAR.
Il vantaggio era meritato perché, anche se il Bari aveva più volte sfiorato il gol, le azioni più pericolose erano state del Palermo, al 7° con Elia, al 15° con Floriano. E non era finita lì perché al 48° in pieno recupero Brunori aveva fallito con un pizzico di egoismo un’altra limpidissima occasione d’oro.
Nel secondo tempo il Palermo ha calato un po’ il ritmo, Mignani ha inserito forze fresche e al 23° Cheddira ha acciuffato il pareggio convalidato dal VAR che non ha ritenuto punibile un precedente fallo di Antenucci su Damiani.
Ma merito del Palermo è stato di non andare in bambola, di riuscire a frenare le iniziative degli avversari ringalluzziti dal pareggio e resistere anche in dieci dopo l’espulsione al 41° di Marconi per fallo da ultimo uomo.
Quello che resta di questa partita nel cuore dei tifosi rosanero è la generosità mostrata in campo dai propri beniamini, con Pigliacelli sempre più regista difensivo, ma anche autore di parate decisive, Nedelcearu in continua crescita, Marconi instancabile lottatore, pur se in difficoltà contro le veloci punte baresi, Broh e Damiani a giganteggiare a centrocampo sia in fase offensiva sia in fase di interdizione, Floriano a proprio agio nelle vesti di rifinitore e Valente magnifico realizzatore.
Cosa riserverà il futuro non lo può dire nessuno. Quel che è certo, come peraltro affermato da Corini, è che la squadra ha un’anima, un’anima forte che lascia ben sperare e gli arrivi di Stulac, Di Mariano, Bettella e Segre rafforzano questa speranza.
Il Palermo torna da Bari con un punto e tante buone prospettive
PALERMO – Grande prova di maturità e personalità del Palermo ieri sera a Bari. I rosanero, nella bolgia del S. Nicola, davanti a più di 35mila spettatori in una cornice da Serie A, hanno pareggiato per 1 a 1 una partita che hanno giocato in maniera intelligente, tenendo in apprensione squadra e tifosi avversari con ripartenze fulminee e fluidità di gioco da categoria superiore.
Gli uomini di Corini sono passati in vantaggio al 38° minuto del primo tempo con Valente al suo primo gol in Serie B. Il numero 30 in maglia rosa ha fatto secco Caprile con un angolatissimo tiro a giro di destro su assist perfetto di Floriano. La rete, dapprima annullata per lo sbandieramento inopportuno del guardalinee, che aveva segnalato un inesistente fuorigioco, è stata successivamente convalidata dopo l’intervento del VAR.
Il vantaggio era meritato perché, anche se il Bari aveva più volte sfiorato il gol, le azioni più pericolose erano state del Palermo, al 7° con Elia, al 15° con Floriano. E non era finita lì perché al 48° in pieno recupero Brunori aveva fallito con un pizzico di egoismo un’altra limpidissima occasione d’oro.
Nel secondo tempo il Palermo ha calato un po’ il ritmo, Mignani ha inserito forze fresche e al 23° Cheddira ha acciuffato il pareggio convalidato dal VAR che non ha ritenuto punibile un precedente fallo di Antenucci su Damiani.
Ma merito del Palermo è stato di non andare in bambola, di riuscire a frenare le iniziative degli avversari ringalluzziti dal pareggio e resistere anche in dieci dopo l’espulsione al 41° di Marconi per fallo da ultimo uomo.
Quello che resta di questa partita nel cuore dei tifosi rosanero è la generosità mostrata in campo dai propri beniamini, con Pigliacelli sempre più regista difensivo, ma anche autore di parate decisive, Nedelcearu in continua crescita, Marconi instancabile lottatore, pur se in difficoltà contro le veloci punte baresi, Broh e Damiani a giganteggiare a centrocampo sia in fase offensiva sia in fase di interdizione, Floriano a proprio agio nelle vesti di rifinitore e Valente magnifico realizzatore.
Cosa riserverà il futuro non lo può dire nessuno. Quel che è certo, come peraltro affermato da Corini, è che la squadra ha un’anima, un’anima forte che lascia ben sperare e gli arrivi di Stulac, Di Mariano, Bettella e Segre rafforzano questa speranza.