PALERMO – Il Palermo non perde occasione per dimostrare la propria imprevedibilità, ma questa volta
lo fa in bene, ponendo fine alla serie di pareggi e travolgendo il Taranto con un pesante 5 a 2.
A chi ha pronta la storiella del risultato prevedibile contro una squadra dei quartieri bassi della classifica, la risposta immediata e incontrovertibile sta proprio nel racconto degli ultimi tre pareggi contro Paganese, Potenza e Fidelis Andria.
Che il Taranto visto al Barbera sia poca cosa è innegabile, probabilmente anche per i danni causati alla rosa dal focolaio di Covid-19 scoppiato in società nelle ultime settimane. Ma i rosanero hanno abituato i propri tifosi a sofferenze di ogni genere, per cui la vittoria di ieri, limpida e illuminata da sprazzi di gioco addirittura elegante, è stata accolta con gioia e anche con un senso di liberazione.
Ad onor del vero ci sarebbe da riferire della gran quantità di gol falliti e delle due reti subite evitabilissime, ma non vorremmo fare la figura degli incontentabili, per cui tacciamo e celebriamo i rosanero che ieri hanno brillato.
Il primo da citare è Matteo Brunori, da ieri in testa alla classifica dei marcatori con 21 reti all’attivo in coabitazione con il catanese Moro. Con i due gol segnati al Taranto, il primo al 36° minuto del primo tempo ed il secondo al 41°, Brunori ha messo al sicuro il risultato che
stato sbloccato al 3° da Luperini con un magistrale colpo di testa sul corner calciato da Dall’Oglio. E le luci della ribalta toccano anche al numero 17 che ha siglato al 69° pure la rete del 4 a 1, agevolato da una deviazione decisiva di un avversario. Lo stesso Luperini avrebbe potuto segnare ancora se fosse stato più lucido sotto rete. Ma la voglia di fare, la quantità di chilometri percorsa e la determinazione con cui ha affrontato la partita, al di là dei gol segnati, gli fanno meritare la palma di migliore in campo assieme a Brunori.
Il quinto gol, segnato al 92° da Soleri, subentrato a Brunori al 73°, ha confermato l’utilità del numero 27 quando viene utilizzato in corso d’opera.
È giusto riconoscere a Pelagotti il merito di aver evitato al 7° minuto di gioco un gol con una parata difficilissima, come è da rimproverargli il brivido che ha causato ai tifosi quando ha controllato maldestramente di piede un pallone che poteva finire in rete e un applauso è da tributare a Valente, instancabile sulla fascia destra, e a Damiani, che, subentrato ad inizio ripresa a Dall’Oglio, è apparso molto più lucido ed in palla rispetto alle ultime prestazioni.
I gol del Taranto, il primo realizzato da Di Gennaro al 52° quando il Palermo era in vantaggio per 3 a 0, il secondo al 94° per un’autorete di Lancini, sono stati assorbiti con un leggero fastidio con il risultato ormai acquisito.
La vittoria consente al Palermo di superare in classifica la Virtus Francavilla, che deve ancora recuperare la partita in trasferta contro la Turris e di avvicinarsi al Monopoli, che deve recuperare la gara contro il Taranto pure in trasferta.
E domenica i rosanero saranno di scena di nuovo al Barbera per affrontare il Picerno.