Contro l’Ascoli i tanti errori condannano il Palermo

Contro l’Ascoli i tanti errori condannano il Palermo

PALERMO – È finita 2 a 3 la partita che ha visto il Palermo soccombere contro l’Ascoli al Barbera. Ed è maturata ieri sera la prima sconfitta interna dopo più di un anno (l’ultimo passo falso casalingo risaliva al 7 marzo 2021 con la sconfitta per 2 a 4 contro la Juve Stabia).

L’amara notte dei rosanero si è consumata per effetto di tanti fattori.

Innanzitutto è da evidenziare la serata storta dei due centrali difensivi, Nedelcearu, apparso pigro, incerto e poco concentrato e di Lancini, chiamato a sostituire lo squalificato Marconi, e, come il compagno di reparto, incapace di contenere lo scatenato Gondo, autore di tutte e tre le reti dei bianconeri ascolani.

Poi c’è stato il passo indietro contemporaneo di Broh e di Damiani, lenti e preoccupati dalla superiorità numerica degli avversari a centrocampo. È mancata, di conseguenza, la fluidità di gioco che nelle due partite precedenti aveva tanto impressionato e favorito le ripartenze verso la porta avversaria.

Corini ha escluso dalla formazione iniziale gli ultimi arrivi, preferendo continuare con gli uomini e con il modulo che avevano riscosso tanti applausi ed elogi.

C’è voluto il terzo gol di Gondo al 7° minuto della ripresa per convincere il Genio che forse qualcuno dei nuovi arrivati potesse servire per tentare di raddrizzare la partita. 

E così all’11° Di Mariano, Segre e Stulac sono entrati rispettivamente in sostituzione di Crivello, ancora una volta in notevoli difficoltà, Broh e Damiani, con un’operazione che ha lasciato invariato il modulo con lo spostamento di Elia sul settore sinistro della difesa al posto di Crivello, ma ha irrobustito il centrocampo con la prestanza di Stulac e le geometrie di Segre. E proprio l’ex torinista al 19° ha riaperto la partita realizzando la rete del 2 a 3 definitivo con un bel colpo di testa su cross da sinistra di Stulac.

Nel frattempo, la sostituzione al 18° di Lancini con Bettella aveva rimesso ordine in difesa e fatto crescere il rammarico per le scelte iniziali poco coraggiose di Corini.

Malgrado la pressione esercitata dai rosanero nella fase finale dell’incontro, il risultato non è cambiato, l’Ascoli si è ben difeso e ha dimostrato nel complesso di essere squadra tosta e ben disposta in campo.

Per la cronaca, i primi due gol dell’Ascoli erano stati realizzati da Gondo al 27° ed al 50° del primo tempo, molto bello quest’ultimo con un pallonetto da fuori area che ha punito Pigliacelli beccato fuori dai pali, mentre il gol del momentaneo pareggio del Palermo era stato realizzato al 36° da Brunori con un colpo di testa ravvicinato su assist, sempre di testa, di Nedelcearu.

Sarebbe auspicabile che ci si dimenticasse subito di quanto accaduto ieri pur facendone tesoro.

La prestazione dei nuovi arrivati, benché utilizzati solo in corso d’opera, fa, comunque, ben sperare per il prosieguo.