Contro la Virtus Francavilla il Palermo ci mette il cuore

Contro la Virtus Francavilla il Palermo ci mette il cuore

PALERMO – Un Palermo che non ti aspetti e che piace ai tifosi rosanero: tenace, compatto e disposto a soffrire. Quando al 30° minuto del primo tempo un fallo di Perrotta su Pierno, intervento rude e inutile perché a centrocampo, ha fatto estrarre all’arbitro il cartellino rosso e lasciato i rosa in dieci, la maggior parte dei cinquemila spettatori presenti allo stadio avrà pensato che anche l’effetto Barbera fosse destinato all’archivio.

E invece l’espulsione del difensore ha aperto un mondo fatto di cuore, orgoglio, desiderio di vendere cara la pelle e non solo. Ha determinato anche un cambiamento tattico che ha dato buoni frutti: con l’inserimento al 37° di Luperini al posto di Fella, il Palermo si è schierato con il 4-3-2 con l’arretramento di Doda e Valente e il rafforzamento della metà campo.

I tre uomini a centrocampo hanno ricompattato la squadra e costituito il primo argine alle controffensive della Virtus Francavilla che era tornata sul terreno di gioco dopo l’intervallo convinta di poter aver ragione degli avversari approfittando della superiorità numerica. La svolta alla partita c’è stata al 7° della ripresa con l’inserimento di Brunori, inspiegabile l’assenza del numero nove dalla formazione titolare, al posto di Soleri, volenteroso, ma troppo isolato.

La prima grossa occasione da rete il Palermo l’aveva sprecata nei minuti di recupero del primo tempo con Luperini, che aveva calciato fuori da due passi un pallone sugli sviluppi di una punizione battuta da Valente.

La seconda occasione è capitata a Brunori che non l’ha fallita al 13° della ripresa: il centravanti rosanero è stato abile ad intuire un retropassaggio al portiere, calibrato male da parte di Caporale, si è inserito bene e dopo un dribbling ha pennellato un delizioso pallonetto che si è insaccato alle spalle di Nobile in uscita.

La reazione della Virtus Francavilla è stata veemente, ma il Palermo si è dimostrato granitico e ha corso pochi pericoli fino a che ai pugliesi non sono saltati i nervi, panchina compresa. Il primo ad essere espulso per proteste è stato il tecnico Tuarino al 74°, seguito dal capitano Perez all’87°, che, dopo un giallo comminatogli per proteste, ha continuato a lamentarsi in maniera esagerata e ha visto il rosso, per finire con il portiere Nobile nel recupero per aver toccato la palla con le mani fuori area in uscita.

La vittoria è un tonico importante per il Palermo: consente di recuperare due punti al Bari, fermato sul pari in casa dal Foggia, e fa attenuare gli effetti della batosta di Torre del Greco. La speranza è che Filippi tenga conto per il futuro dei benefici che sono derivati dal centrocampo a tre. Il campionato è ancora lungo ed il tempo per recuperare c’è tutto.