“La scuola al centro”: il Governo contro la dispersione scolastica

PALERMO – Contrastare la dispersione scolastica: è questa la nuova iniziativa del Governo che prevede una lotta al disagio e un incremento delle opportunità per i giovani ragazzi. Tra le quattro città scelte per questo progetto – Napoli, Roma e Milano – troviamo anche Palermo.

Si terrà domani alle 10,00 e verrà presentata dal sottosegretario all’istruzione Davide Faraone presso l’Istituto Giovanni Falcone di Palermo, la presentazione di “La scuola al centro“, il progetto governativo che vuole portare in rialzo i dati sconfortanti pubblicati dal Ministero dell’Istruzione: la Sicilia riporta una dispersione di più del 60%.

In Italia, uno studente su tre abbandona la scuola senza completare le superiori. La scuola dell’obbligo, infatti, non sembra più tale e questa iniziativa si propone di trasformarla in un centro aperto agli studenti anche oltre gli orari scolastici. Scuola aperta il pomeriggio, nei giorni festivi, il sabato e durante il periodo estivo. Non ci saranno interrogazioni o compiti in classe ma non mancherà comunque la possibilità, per i ragazzi, di imparare: verranno avviati corsi di musica per imparare a suonare uno strumento; ci saranno attività sportive di tutti i tipi, dal calcio all’atletica; laboratori di cinema e teatro insieme a quelli artigianali; corsi di potenziamento per le lingue straniere; corsi di recupero per aiutare gli studenti in difficoltà; iniziative per promuovere la legalità.

Al centro di questo progetto troviamo anche le periferie. Come affermato dal Ministro dell’istruzione, Stefania GianniniCon questo progetto vogliamo dare ai ragazzi di quelle aree del Paese dove l’istruzione costituisce una risposta importante ed essenziale per garantire un futuro alle nuove generazioni, una scuola aperta, che appartenga a tutta la comunità, dove famiglie e studenti possano sentirsi come in una seconda casa, da frequentare non solo quando ci sono le lezioni, ma anche in orario extra scolastico. Questo già accade in moltissime realtà. Ora stanziamo risorse specifiche affinché quella scuola aperta e viva che abbiamo immaginato con la Buona Scuola possa concretizzarsi sempre di più”.

Il Miur ha stanziato 10 milioni di euro e il progetto ricoprirà tutta l’Italia a partire da Settembre.