Cercano di borseggiare su un bus: carabiniere libero dal servizio li riconosce e li arresta

PALERMO – Eroico il gesto di un carabiniere, brigadiere capo del comando provinciale di Palermo, che ieri mattina poco dopo le 8,00, libero dal servizio ed in abiti civili, ha arrestato tre borseggiatori su un autobus di linea.

Il militare si trovava in Piazza Giulio Cesare, davanti la fermata degli autobus AMAT, di fronte l’ingresso della stazione ferroviaria, quando ha notato che confusi tra le persone intente a salire sull’autobus della linea 246, c’erano tre persone a lui note perché già fermate in precendenza.

I pregiudicati, distanti qualche metro fra di loro, dopo essersi lanciati degli sguardi, si sono avvicinati contemporaneamente alla porta anteriore dell’autobus proprio nel momento in cui i passeggeri salivano.

Il militare ha poi raccontato che i tre hanno seguito una strategia ben precisa: mentre il primo dei tre, Giuseppe Landolina, nato a Palermo, 41 anni, rimaneva fermo dopo la porta d’ingresso, vicino la macchina obliteratrice, creando dietro di se una calca di persone intente a salire, Giovanni Russo, palermitano, 41 anni, saliva e si mescolava agli altri passeggeri, e l’ultimo, Francesco Salsiccia, nato a Palermo, 62 anni, si fermava sul primo gradino della porta di ingresso dell’autobus, spingendo  volontariamente le persone davanti a lui. A un certo punto Russo ha infilato le mani all’interno della giacca di una donna davanti a lui, pigiata fra gli altri passeggeri nella folla e, con una mossa fulminea ha estratto delle banconote che ha infilato subito nella propria tasca. Pochi secondi prima che l’autobus ripartisse con la vittima a bordo, i tre sono scesi dal bus, a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro e si dirigevano verso il lato sinistro della stazione centrale, per poi entrare in un autobus fermo dividendo il denaro.

Uno dei due si era accorto della presenza del brigadiere e ha quindi cercato di allontanarsi, avvertendo i complici. Il militare però è riuscito a bloccarli, chiedendogli un documnto di riconoscimento.

Contattato il 112, sono giunte sul posto, in aiuto al militare, alcune gazzelle che hanno portato i tre in caserma, dove sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di furto e, dopo il processo, sono stati sottoposti ai domiciliari.