Sabotaggio all’università di Palermo: il rettore va in procura

Sabotaggio all’università di Palermo: il rettore va in procura

PALERMO – Non problemi tecnici, ma il sabotaggio del cavo che avrebbe dovuto consentire la corretta trasmissione delle lezioni di Medicina da un’aula all’altra.

Dopo la notizia di nuovi disagi ieri per le lezioni in streaming dovute a una trasmissione non soddisfacente del segnale (appena potenziato da una squadra di tecnici), l’Ateneo ha fatto un nuovo accertamento e ha scoperto un cavo danneggiato, con ogni probabilità dolosamente.

“Un episodio che vogliamo sia chiarito fino in fondo – dice il rettore Roberto Lagalla – per capire se c’e’ qualcuno che soffia sul fuoco di una situazione che è in via di risoluzione, e per la quale abbiamo messo in campo ogni risorsa, umana, logistica e organizzativa. Dopo i necessari accertamenti, se confermati i sospetti sporgeremo denuncia contro ignoti”.

Si tratta, comunque, degli ultimi giorni di trasmissione streaming per uno dei cinque “canali” didattici in cui sono stati suddivisi i 1.200 studenti di Medicina di secondo anno. Un contingente di studenti che si e’ quadruplicato dopo i ricorsi dello scorso anno sui test nazionali.

Domani, infatti, entreranno in servizio i nuovi docenti per i corsi di Anatomia e di Fisiologia, quelli di questo primo modulo didattico, e si dira’ addio alla trasmissione in streaming. Per le lezioni di Anatomia gli studenti avranno un docente per aula; per quelli di Fisiologia tre delle cinque aule saranno collegate in videoconferenza (non in streaming): si tratta di tre aule cablate dello stesso complesso didattico, una soprastante l’altra, dove il docente è a disposizione sia all’inizio che alla fine delle lezioni e dove i maxischermi e la qualità del segnale di trasmissione sono stati giudicati ampiamente soddisfacenti dai ragazzi. Intanto oggi si inaugura l’Aula Turchetti, chiusa da molti anni, dopo una radicale ristrutturazione.

L’aula, con 319 posti e impianti d’avanguardia, accoglierà gli studenti già da domani.