PALERMO – Cosa potremmo fare tutti insieme per affrontare il cancro, per garantire cure efficaci e qualità della vita a chi è all’interno di un percorso terapeutico, per creare reti (organizzative, cliniche e sociali) laddove il “brutto male” troppo spesso rende impotenti o silenziosi? Su queste domande dal 2019 il Cracking Cancer Forum propone annualmente un appuntamento inedito di confronto e dialogo, seguendo logiche vaste e inclusive, con il coinvolgimento del mondo clinico e dell’organizzazione sanitaria, ma ponendoli in relazione con i mondi della scuola e della ricerca, della comunicazione e della politica, della riabilitazione e della psicologia, dei cittadini e delle istituzioni.
E per il 2023, utilizzando l’immagine simbolica del “ponte”, il Cracking Cancer Forum arriva in Sicilia (4-5 maggio, Hotel San Paolo Palace, Via Messina Marine 9, Palermo) per una nuova importante occasione di confronto che ha contemporaneamente respiro nazionale e carattere di dibattito tra esperienze siciliane.
Un evento originale e innovativo
“Cracking Cancer è un evento originale e innovativo nel panorama oncologico e questa sua particolarità si coglie a partire dal nome”, dice Gianni Amunni (Coordinatore scientifico ISPRO – Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica, Regione Toscana) ed ideatore (insieme a Pino Orzati, presidente di Koncept e Walter Gatti, giornalista e scrittore) del Forum, “dove Cracking – termine dai molteplici significati – indica la capacità di sgretolare le neoplasie, che è la fase che stiamo vivendo nella lotta al cancro. Cracking è da noi inteso anche come ‘craccare’, che è definizione che sta a significare ‘de-criptare’, ed è in realtà il paradigma delle nuove acquisizioni scientifiche nelle terapie oncologiche”.
Ebbene: “Il Cracking Cancer coniuga fin dalla nascita nel suo programma scienza e ontologia, ricerca e comunicazione, vissuto dei pazienti e organizzazione, attenzione all’innovazione e coinvolgimento del mondo economico e sociale, assumendo così la caratteristica di un evento multidisciplinare di fortissimo impatto sociale. L’obiettivo, come sempre, è uno solo: unire le molteplici forze dei partecipanti e delle Reti oncologiche per ottenere risultati che da soli nessuno potrebbe raggiungere in termini di attenzione ai bisogni, livelli di salute diffusa sul territorio, percorsi terapeutici, qualità di vita”.
Quest’anno a Palermo
Per sua vocazione, il Cracking Cancer Forum è un evento itinerante e quest’anno – dopo aver toccato Firenze, Napoli, Padova e Torino – giunge a Palermo confermando, precisa ancora Amunni, “la sua volontà di promuovere un modello virtuoso di network tra le Reti oncologiche più attive con la volontà di promuovere questo modello in tutto il territorio nazionale”.
“Siamo particolarmente lieti di raccogliere il testimone dell’appuntamento con il Cracking Cancer, denominato per il 2023 Speciale Sicilia”, sottolinea Vincenzo Adamo (Professore di Oncologia Medica, Università di Messina e Coordinatore della ReOS – Rete Oncologica Siciliana), “I lavori dell’appuntamento palermitano toccheranno tanti vasti ambiti di riflessione, ma svilupperanno una particolare attenzione al ruolo delle Reti oncologiche e della Rete Oncologica Siciliana ReOS, che in questi ultimi 3 anni ha sviluppato un intenso lavoro sul territorio contribuendo alla definizione di centri specialistici/Hub e centri erogatori/spoke per i PDTA delle più importanti neoplasie. Di questo si parlerà anche in un confronto con tutti i direttori generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere siciliane, in cui avremo modo di sviluppare le criticità che vengono rappresentate dalla comunità sanitaria oncologica siciliana, importante e ricca di professionalità e competenze, ma troppo spesso poco conosciuta o sottovalutata”.
Il programma
Il Forum – che verrà introdotto dai saluti di Roberto Lagalla (Sindaco di Palermo), Giovanni Migliore (Presidente FIASO — Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere), Giovanna Volo (Assessore alla salute, Regione Siciliana) e Toti Amato (Presidente Ordine Medici Palermo); sono stati invitati anche Renato Schifani (Presidente Regione Sicilia), Giuseppe Laccoto (Presidente della Commissione Sanità, Regione Sicilia) e Massimo Midiri (Rettore Università di Palermo)– pone le basi per un approccio completo sul vissuto oncologico, ma anche per un approfondimento clinico importante.
Precisa Adamo: “Abbiamo sessioni dedicate alle sfide più importanti della oncologia del futuro: il territorio e il ruolo del molecular tumor board nella terapia oncologica di precisione, la digitalizzazione in oncologia, i nuovi orizzonti nella diagnostica oncologica da morfologica a mutazionale, l’equità delle cure e la sostenibilità. Ed il tutto sarà sempre sviluppato con un’attenzione specifica al quotidiano del paziente oncologico, con particolare approfondimento sui suoi bisogni e sulle sue domande”.
“È interessante sottolineare che nel ‘format’ siciliano del Cracking Cancer sono previste non solo sessioni di dialogo e dibattito, ma anche Tavoli di Lavoro a più voci, che permetteranno a esperti e opinion leader di vari ambiti di sviluppare tesi e documenti finali sugli screening, sulla comunicazione in oncologia, sul confronto tra le Reti, sulla prevenzione e sugli stili di vita“, prosegue.
All’interno dei lavori del Forum di Palermo verranno anche proposti i dati di un Questionario lanciato tra pazienti e associazioni per “fotografare” il vissuto di chi sta sperimentando la malattia oncologica.
Inoltre saranno premiati dal Cracking Cancer nella mattinata di venerdì 5 maggio persone e organizzazioni che si sono distinte in diversi ambiti della lotta al cancro in Italia. In particolare riceveranno un premio le scuole secondarie siciliane che hanno partecipato – proponendo una propria “campagna di comunicazione sulla prevenzione oncologica” – a “Facciamoci Furbi”, un contest rivolto agli studenti per introdurre il tema della prevenzione dei tumori e lanciare una sfida su come comunicare scelte e comportamenti responsabili.
Per finire il Forum selezionerà anche i progetti sviluppati nell’Hackathon “Ti curo a casa”, un confronto tra le Reti oncologiche regionali che sono state chiamate a presentare un progetto di team con cui affrontare la sfida della cura e assistenza a domicilio, facilitando gli aspetti logistico organizzativi e favorendo una maggiore serenità al paziente e ai familiari.