PALERMO – Era stato fatto presente più volte: le discariche siciliane non avrebbero avuto più di sei mesi di autonomia. Lo aveva detto il ministro dell’Ambiente Gianluca Galetti durante l’audizione davanti alla commissione parlamentare nazionale sui rifiuti.
Alla fine Rosario Crocetta, che prima aveva rassicurato tutti sulla capienza degli impianti di smaltimento, ha dovuto cedere e dare il proprio consenso per l’invio della spazzatura fuori Regione.
Il bando è pronto e l’obiettivo è inviare 180 mila tonnellate di rifiuti all’estero nell’arco di tre mesi.
Nel frattempo, il dirigente generale del dipartimento Acque e Rifiuti, Maurizio Pirillo, ha avviato le verifiche degli appalti per scovare eventuali irregolarità e proroghe. In merito Crocetta ha già firmato un’ordinanza per ottenere le opportune documentazioni da Comuni ed Srr.
Il governatore, già da tempo, aveva avviato gli accordi con le ambasciate straniere, “dimenticandosi” di avvertire l’assessore all’Energia Vania Contrafatto.
Al centro della questione, gli impianti di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e i termovalorizzatori nazionali e internazionali.
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