PALERMO – Si è insediato oggi, nella sede dell’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali a Palermo, il gruppo interistituzionale per il contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia. Obiettivo, il coordinamento delle azioni a tutela dei minori vittime di sfruttamento sessuale e abuso.
I membri di questo gruppo
L’organismo, che resterà in carica per tre anni, è composto da un pool di esperti: il presidente dell’Osservatorio permanente sulle famiglie, il garante per l’Infanzia e l’adolescenza per la Regione Siciliana, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale.
Inoltre, il direttore del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie, i dirigenti dei centri operativi per la sicurezza cibernetica della Sicilia orientale e occidentale, il presidente del Corecom, tre componenti designati dalle associazioni regionali di volontariato che operano nel settore, il dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali.
Gli obiettivi dell’organismo
Nel dettaglio, il gruppo si occuperà della progettazione triennale di un programma di attività, del monitoraggio per l’emersione di crimini sessuali e delle richieste di aiuto, sia da parte di minori vittime di abuso o sfruttamento sessuale o di potenziali “sex offender”, attraverso strumenti di supporto e accompagnamento.
Particolare attenzione sarà rivolta a bambini e ragazzi in situazione di maggiore fragilità e vulnerabilità. Tra questi, minori con disabilità, stranieri non accompagnati, richiedenti asilo o coinvolti nella crisi dei rifugiati. Inoltre, sarà promossa una campagna di informazione e sensibilizzazione. Ciò anche attraverso la creazione di un apposito portale o mediante l’utilizzo di portali esistenti.
Stipula di protocolli e verifica delle risorse
Prevista anche la stipula di protocolli d’intesa tra le istituzioni pubbliche e private, le realtà associative e di volontariato, le forze dell’ordine e le case-famiglia. Questi protocolli mirano a rafforzare la rete territoriale già esistente e a effettuare un’analisi dei bisogni formativi degli operatori che intervengono sul fenomeno della pedofilia e pedopornografia.
Inoltre, si procederà alla verifica dell’effettiva presenza e disponibilità sul territorio di strutture predisposte al soccorso e all’assistenza delle vittime. Ciò avverrà con la predisposizione di un’apposita banca dati.