Malaffare, l’elogio della Lo Bello alla procura di Agrigento: “Lavoro eccezionale”

PALERMO –  “Un applauso alla procura e alla guardia di Finanza che hanno compiuto un lavoro eccezionale per la tutela dei cittadini onesti. Che certi meccanismi non funzionassero è sempre stato chiaro e noi abbiamo cercato in tutti i modi di migliorare le cose, a volte attraverso scelte impopolari. Le grandi potenzialità della Sicilia non devono essere rovinate dalle attività illecite”.

Il duro colpo inferto ieri al malaffare e alla corruzione di Agrigento non è passato inosservato alla Regione e lo si vede anche dalle parole di elogio vice-presidente Mariella Lo Bello.

Dopo il provvedimento di ieri, quattro persone sono finite in carcere, sette sono state sottoposte al controllo con il braccialetto elettronico, due sono state obbligate a presentarsi ai carabinieri e altre due sono state sospese dai loro incarichi. 

Tra gli ammanettati c’è anche Vincenzo Tascarella, funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento. Ricevendo mazzette, cambiava o annullava alcuni avvisi di accertamento. In questo modo, quindi, non rispettava il proprio ruolo, né quello dell’ente.

Agli arresti domiciliari, invece, sono finiti altri due volti noti. Il direttore provinciale delle entrate di Agrigento Pietro Pasquale Leto e il presidente della Girgenti Acque Marco Campione. I due, infatti, avevano trovato un accordo per l’assunzione della figlia di Leto nell’azienda che gestisce la distribuzione idrica nell’agrigentino.