PALERMO – “Hanno cercato di screditare tutto il lavoro fatto per la graduatoria dell’avviso 8 sulla base di una non notizia“.
Esordisce così ai microfoni di Newsicilia.it l’assessore regionale alla Formazione Bruno Marziano. Le accuse lanciate da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, secondo le quali l’assessore avrebbe favorito il finanziamento di un ente inserito in graduatoria appartenente ad un suo amico, non troverebbero conferma di fronte ai criteri di composizione della stessa lista.
La graduatoria, infatti, come spiega Marziano, “è autopropulsiva e autogenerante: si genera sulla base delle dichiarazioni degli enti e dell’attribuzione di un conteggio discrezionale basato sulle dichiarazione degli enti; la commissione ha sì attribuito un punteggio discrezionale ma sempre sulla base della dichiarazione degli enti stessi“.
Contro le accuse esposte dagli organi di stampa, l’assessore ha già fatto ricorso alle vie legali. Ma ciò che più gli preme è puntare l’attenzione sul lavoro svolto dalla sua amministrazione: “Da 11 mesi, con le organizzazioni sindacali e le associazioni degli enti abbiamo lavorato per mettere in sicurezza il sistema della formazione in Sicilia“.
Una messa in sicurezza attuata attraverso alcune fondamentali iniziative. Come spiegato da Marziano: “Abbiamo presentato al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un piano di stabilizzazione e risanamento della formazione che dovrebbe aiutarci in un piano di fuoriuscita di tutti i lavoratori che ne hanno i titoli sulla base della legge di bilancio regionale. Con questo accordo col governo nazionale le persone dell’albo che sono nate negli anni 1951,1952 e 1953 che hanno almeno 30 anni di contributi, potranno andare in ‘ape’ (in anticipazione pensionistica) con oneri a carico dello Stato. Tutti i nati nel 1954, 1955 e 1956, che ne hanno titolo e che sono volontariamente disposti ad andare in pensione, potranno farlo con oneri a carico della Regione. Abbiamo, infatti, previsto le risorse per mettere a carico della Regione tutti questi lavoratori“.
Il sistema è stato inoltre messo in sicurezza dal punto di vista giuridico e normativo attraverso il decreto sull’accreditamento che definisce le regole certe per l’accreditamento degli enti in Sicilia e, soprattutto, con il decreto sul repertorio delle professioni e sul sistema regionale di certificazione delle competenze. Grazie all’adozione di questo atto, il sistema di rilascio delle competenze professionali in Sicilia, cioè dei diplomi e degli attestati, viene inserito nel sistema nazionale ed è valido in tutta Europa.
Ma non solo. Recentemente, come afferma l’assessore, “abbiamo fatto approvare in Giunta una delibera con la quale, con la concessione di 41 milioni dal piano di completamento, garantiamo a tutti gli enti e alle scuole che avevano fatto programmi con la Regione, e che non avevano quietanzato entro il 31 dicembre, il pagamento delle loro spettanze. Inoltre, la Giunta regionale la scorsa settimana ha approvato il finanziamento di 117 milioni di euro con il quale si completa la certezza del finanziamento per la formazione professionale fino al 2020“.
Attraverso il piano presentato al ministero, quindi, si ha finalmente la certezza del finanziamento dell’obbligo formativo, cioè la formazione per i ragazzi tra i 14 e i 18, per 67 milioni all’anno per i prossimi 4 anni. “Quest’anno – sottolinea Mariano – stiamo allineando tutto l’obbligo formativo, recuperando tutte le annualità pregresse. Grazie a questa annualità, finanziando quasi 850 corsi allineiamo tutto il pregresso“.
In questo modo si ha la certezza della garanzia finanziaria dell’obbligo formativo fino al 2020, e la certezza del finanziamento per la formazione per adulti fino al 2020.
In sostanza: con l’accreditamento e con il repertorio, il sistema è stato messo in sicurezza dal punto di vista giuridico e normativo, con l’ultima delibera ne è stata garantita anche la sicurezza finanziaria.
L’assessore Marziano, dopo aver sottolineato che l’avviso 8, a differenza dei precedenti, premia la qualità dei progetti e non la storicità degli enti, conclude puntando l’attenzione sull’obiettivo primario del lavoro svolto: eliminare o ridurre al minimo l’impatto occupazionale della graduatoria finale dell’avviso 8. Come spiega l’assessore: “Ove ci dovessero essere enti che hanno dipendenti e non vengono più finanziati e ci siano contemporaneamente enti che vengono finanziati e devono assumere personale, è chiaro che ci deve essere un passaggio diretto dall’ente definanziato a quello finanziato, in modo da evitare che ci sia una nuova fase di assunzione che tagli fuori i vecchi e faccia crescere ulteriormente il mondo della formazione come numero di addetti“.
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