Chiesto rinvio a giudizio per Gaetano Galvagno

Chiesto rinvio a giudizio per Gaetano Galvagno

PALERMO – La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, e di altre 5 persone tra cui l’ex portavoce del politico, Sabrina De Capitani, e l’imprenditrice Caterina Cannariato.

Per il presidente all’Ars, sono contestati i reati di corruzione, peculato, truffa e falso ideologico.

Chiesto rinvio a giudizio per Galvagno

Oltre a Galvagno, all’ex portavoce e alla Cannariato, il processo è stato chiesto per l’imprenditore Alessandro Alessi, per Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra sinfonica siciliana e per Roberto Marino, all’epoca dei fatti autista del presidente dell’Ars.

I pm hanno chiesto il processo, oltre che per il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, per vari collaboratori e imprenditori coinvolti in un presunto sistema di finanziamenti illeciti a favore di fondazioni vicine a Sara Cannariato.

Fondi Ars per eventi privati

Secondo l’accusa, Galvagno e la sua ex portavoce De Capitani avrebbero utilizzato fondi pubblici dell’Ars per finanziare eventi organizzati dalla Fondazione Bellisario e dalla Fondazione Tommaso Dragotto, come un apericena da 11mila euro e gli eventi “La Sicilia per le donne” e “Un Magico Natale”, per i quali sarebbero stati stanziati complessivamente oltre 200mila euro tra 2023 e 2024.

In cambio, Galvagno avrebbe favorito nomine e incarichi retribuiti a persone a lui vicine. Nel presunto patto illecito figurerebbero anche compensi e incarichi per Alessandro Alessi, Marianna Amato, Davide Sottile e la stessa De Capitani. Alessi, indicato come “intermediario”, avrebbe inoltre restituito parte dei fondi alla Cannariato.

L’auto blu per questioni personali

A Galvagno e all’ex autista Roberto Marino vengono contestati, inoltre, peculato per l’uso privato dell’auto di servizio per circa 60 viaggi personali. I due sono accusati anche di truffa e falso, perché Marino avrebbe dichiarato missioni mai svolte, validate da Galvagno, ottenendo circa 19 mila euro in rimborsi indebiti.

De Luca (M5S): “Ennesima tegola per Schifani”

Sul caso, è intervenuto Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’Ars, che ha affermato: “La richiesta di rinvio a giudizio per Galvagno è l’ennesima tegola per Schifani e per una maggioranza ormai delegittimata dagli scandali in serie“.

“Se Galvagno dovesse andare a processo dovrebbe dimettersi per tutelare l’immagine sempre più compromessa del Parlamento, ma già ora dovrebbe fare una seria riflessione e fare un passo indietro”.