SANTA FLAVIA – Questa mattina, a Sant’Elia, un uomo di circa 70 anni è stato trovato morto vicino alla scogliera della frazione di Santa Flavia.
La scoperta è stata fatta da alcuni passanti che hanno segnalato la presenza del corpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il personale della Sezione Investigazioni Scientifiche e il medico legale che hanno effettuato un’ispezione cadaverica.
I primi riscontri suggeriscono che l’uomo sia caduto accidentalmente. L’area è stata transennata per le indagini, ma al momento non risulta alcuna denuncia di scomparsa o allontanamento.
Potrebbe essere uscito per una passeggiata ed essere scivolato vicino alla scogliera. Le indagini continuano per accertare le cause del decesso.
UN ALTRO CADAVERE IN MARE
Un altro cadavere è stato trovato in mare a 4 miglia dal porto di Palermo: a eseguire le operazioni di recupero è stata la la motovedetta della Capitaneria di Porto.
Il corpo senza vita appartiene a un uomo e si trovava in mare da 20-30 giorni. La vittima era alta 1 metro e 66 centimetri, presentava una cicatrice in corrispondenza del ginocchio sinistro e non aveva tatuaggi. Peraltro gli mancava parte dell’arcata dentale inferiore.
Il cadavere è stato trasferito al Policlinico di Palermo, per essere sottoposto a ulteriori esami.
Al momento del ritrovamento l’uomo indossava il pantalone di una muta e un giubbotto nero. Intorno al collo è stata trovata una cintura di salvataggio di colore arancione.
Sequestrati oltre 300 chili di vongole, cozze e crostacei
La Capitaneria di porto non si occupa però solo di questo genere di operazioni: è stato recentemente effettuato anche un sequestro di oltre 300 chili di vongole, cozze e crostacei in un vivaio a Palermo.
Durante i controlli sono state scoperte irregolarità nella documentazione che certificava la tracciabilità del prodotto; 160 chili di mitili e 175 chili di gambero rosso congelato sono stati confiscati e una multa di 1.500 euro è stata inflitta.
Il prodotto sequestrato è stato dichiarato inadatto al consumo umano dai veterinari dell’Asp e pertanto è stato distrutto da una ditta specializzata.
Ulteriori controlli sono stati condotti sui venditori ambulanti, con la confisca di 145 chili di pesce dichiarato idoneo al consumo e consegnato ad un banco alimentare.