PALERMO – In occasione dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale per il mancato rinnovo contrattuale dell’1 giugno 2021 è stato intervenuto ai nostri microfoni Giovanni Lo Schiavo, segretario generale Fast Confsal Sicilia.
Riportiamo di seguito l’intervista integrale.
“Come mai Fast Confsal Sicilia aderisce allo sciopero proclamato dalle altre centrali sindacali di categoria?”
“La nostra organizzazione sindacale ha deciso di aderire allo sciopero dell’1 giugno prossimo con i lavoratori dell’azienda siciliana trasporti per dare loro la possibilità di manifestare oltre che per il mancato rinnovo contrattuale autoferrotranvieri da tre anni scaduto, anche per la questione connessa al blocco delle assunzioni e delle progressioni di carriera nelle società partecipate regionali e fra esse Ast S.p.A.”.
“Da quanto tempo la società della mobilità in Sicilia non può assumere personale?”
“Il divieto di assunzioni viene imposto dalla legge regionale 11/2010 art. 10 co. 66 e delibera di giunta n. 492/2019. Questo, nel tempo, ha costretto l’azienda siciliana trasporti a sopperire con i lavoratori in somministrazione che al momento risultano essere oltre 200. In assenza del lavoro somministrato, la società non avrebbe certamente potuto esercitare la propria funzione pubblica del trasporto in Sicilia, considerata la grave carenza di forza lavoro, acuitasi negli anni a causa del pensionamento. Di fatto, la dotazione organica della partecipata regionale dovrebbe essere di circa 1.000 unità, mentre al momento, da quello che ci è dato sapere dalle comunicazioni ricevute, la carenza di personale si attesta a 400 unità, suddivise fra diverse qualifiche quali: dirigenti, funzionari, personale viaggiante, officine e amministrativi. Con l’aggravante che ai lavoratori di ruolo, non è data possibilità di poter fare concorsi interni per gli avanzamenti e progressioni di carriera”.
“A tale proposito gli altri sindacati come la pensano?”
“Nella stessa maniera, almeno per quanto riguarda alcuni di essi. Con le segreterie regionali di categoria di Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal, da tempo, abbiamo intrapreso un percorso comune, dettato dalla necessità di fare in modo che il governo regionale possa togliere prima possibile il divieto di assunzioni e quello connesso alle progressioni di carriera, anche perché è impensabile poter andare avanti così, almeno noi come sindacati ne siamo convinti e certi, bisogna vedere però cosa ne pensano i deputati regionali, siano essi di maggioranza che di opposizione”.
“Come credete risolvere la questione?”
“In occasione dello sciopero di 24 ore dove credo la partecipazione allo stesso sarà totale e al quale stanno partecipando anche i lavoratori in somministrazione, insieme ai segretari delle altre organizzazioni sindacali di categoria: Bonavia, Giordano e Moschella, abbiamo previsto di effettuare un presidio sotto la sede dell’Assessorato regionale all’Economia, dalle ore 9 alle ore 13, e auspichiamo che una nostra delegazione venga ascoltata. Ma vi è un ulteriore motivo che ci spinge a essere fiduciosi, è di recente la notizia (aprile 2021) che il Dipartimento bilancio e tesoro ragioneria generale della Regione ha indirizzato una nota a tutte le società partecipate con la quale vengono esclusi dal blocco delle assunzioni, i lavoratori disabili di cui alla legge n. 68 del 1999. Auspichiamo quindi che questo possa essere il primo importante passo”.
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