CASTELDACCIA – Continuano gli aggiornamenti sulla tragedia di Casteldaccia grazie alle autopsie eseguite oggi nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo.
Arrivano inoltre altre informazioni sui due pazienti ricoverati sempre al Policlinico: uno è grave.
I polmoni completamente ostruiti e la fermentazione di idrogeno solforato: queste le principali conferme arrivate oggi dalle autopsie sui corpi di Epifanio Alsazia, Giuseppe La Barbera e Ignazio Giordano, tre dei cinque operai morti lunedì mentre lavoravano alla rete fognaria di Casteldaccia.
Dagli esami medico-legali è infatti scaturito che durante i lavori sotterranei, la fermentazione di liquidi d’idrogeno avrebbe ostruito i polmoni delle vittime causando il decesso.
Le autopsie sono da poco terminate.
Ricoverato nel reparto di Pneumologia, è stato dimesso questo pomeriggio l’operaio 39enne scampato alla tragedia di Casteldaccia.
Tutti i controlli e gli esami di radiodiagnostica hanno accertato le buone condizioni di salute del paziente.
Sono ancora in corso i test di ventilazione per verificare le condizioni respiratorie del secondo paziente sopravvissuto e ancora ricoverato in terapia intensiva.
Il quadro neurologico mostra segnali positivi e si entra in contatto nonostante resti ancora esposto alle conseguenze dell’insulto polmonare inalatorio e da parte di liquidi infetti.
Prosegue, pertanto, il trattamento di supporto intensivo respiratorio, circolatorio e antinfettivo con antibiotici di ultima generazione. La prognosi resta ancora riservata.
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