PALERMO – La Procura per i Minorenni ha completato le indagini su Riccardo Parrinello, l’unico indagato per lo stupro al Foro Italico avvenuto la notte del 7 luglio ancora minorenne all’epoca dei fatti.
La procuratrice Claudia Caramanna ha notificato al giovane un avviso ufficiale di chiusura delle indagini.
L’accusa che gli viene mossa è quella di violenza sessuale di gruppo, identica a quella rivolta agli altri sei sospettati coinvolti nella vicenda sotto la supervisione della Procura guidata da Maurizio de Lucia.
I pubblici ministeri contestano al giovane una modalità di partecipazione diversa rispetto a quella iniziale agli abusi subiti dalla vittima 19enne.
Dopo l’arresto a Parrinello era stato concesso il trasferimento in comunità. Aveva ammesso le sue colpe e si era detto pentito.
Poi la sua posizione si è aggravata ed è tornato in carcere. Motivi della nuova ordinanza: i video su TikTok e i messaggi WhatsApp scambiati con un amico dopo la violenza del 7 luglio scorso.
Avrebbe postato dei video con alcune immagini e un sottofondo musicale. Alcune frasi avevano il compiacimento per ciò che aveva fatto: “Chi si mette contro di me si mette contro la morte”; “Le cose belle si fanno con gli amici”.
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