Fonte foto: Ansa Sicilia
PALERMO – L’ormai tristemente noto caso delle sorelle Napoli che hanno denunciato intimidazioni e minacce mafiose che avrebbero come obiettivo quello di far cedere la loro azienda agricola è ormai di dominio pubblico. Dopo l’annullamento della custodia cautelare per i tre uomini accusati di estorsione nei loro confronti e l’incendio dell’auto di Salvatore Battaglia, che aveva preso le difese delle 3 donne, arrivano le dichiarazioni choc di un generale dei carabinieri in pensione, Nicolò Gebbia.
L’uomo è attualmente assessore al Comune di Mezzojuso, nel Palermitano, e ha parlato durante la conferenza stampa dedicata all’illustrazione di ciò che il comune ha fatto per Anna, Irene e Gioacchina Napoli. Secondo l’ex generale, il padre delle tre sorelle, Salvatore Napoli, stando a quanto riportato da numerosi fascicoli, sarebbe indicato come capomafia.
Sempre secondo quanto dichiarato dal generale dei carabinieri in pensione, anche i figli di Provenzano, intercettati mentre si lamentavano della situazione in cui sono stati lasciati dal padre, avrebbero il diritto ai fondi della Regioni per i parenti di vittime di mafia.
Nicolò Gebbia ha poi concluso il suo intervento affermando di voler incontrare quest’ultimi per dirgli che dovrebbero partecipare al lauto banchetto della Regione.
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